“No Green Pass”, casa editrice abbandona il Salone del Libro: “la vita inizia dove finisce la paura”

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“Uno Editori” abbandona il Salone del Libro 2021: la casa editrice piemontese, fondata da un ‘no vax’, protesta contro l’obbligo del Green Pass

La vita inizia dove finisce la paura“. Un piccolo estratto del post Facebook pubblicato da ‘Uno Editori‘, la casa editrice piemontese che ha abbandonato il Salone del Libro 2021, diventa uno slogan contro l’obbligo del Green Pass. La scelta di ‘Uno Editori’, fondata da Eusebio Prabhat, apertamente ‘no vax’, è dettata ragioni politico-sanitarie. La kermesse che si svolgerà dal 14 al 18 ottobre al Lingotto è dedicata alla ‘Vita Supernova’, allusione alla Vita Nova di Dante, ma anche all’energie delle esplosioni stellari, metafora dell’impetuoso ritorno alla vita post lockdown. Si torna in presenza ma con le dovute precauzioni, fra le quali anche il Green Pass obbligatorio.

Una regola troppo limitante per ‘Uno Editori‘ che su Facebook motiva così la sua scelta: “questo è il tempo del coraggio, delle scelte difficili, scomode, non comprese, osteggiate dalle masse, ma necessarie. La vita non si fonda sulla parola, spesso effimera e danneggiata da sistemi di pensiero appesantiti da secoli di condizionamenti sociali, ma sull’azione consapevole che nasce da una visione utopistica del mondo e della collettività. Rinuncio all’acconto dato per l’acquisto dello spazio e agli incassi dei cinque giorni di fiera, e a dare lavoro a tutte le persone coinvolte in questi anni per la gestione dello stand. Perché? Per rispettare uno dei valori più elevati e sacri dell’universo, la libertà: non quella decantata dai politici o dai filosofi, ma la libertà di coscienza, da cui derivano tutte le altre. Per dire no a un sistema repressivo e coercitivo. Per essere d’esempio, per le prossime generazioni, e attenuare gli effetti della sociopatia dilagante di questa era, la falsa pandemia“.

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