Messina, il Palazzo della Dogana apre le porte della città: le origini “Reali” e quell’allegoria di Scilla e Cariddi

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E’ ubicato in Piazza del Palazzo Reale, a pochi passi dal porto di Messina, dove fino al terremoto del 1908 sorgeva il Palazzo Reale dei Re e dei Viceré di Sicilia

Il Palazzo della Dogana è uno dei più storici della città di Messina. Ubicato in Piazza del Palazzo Reale, dove fino al terremoto del 1908 sorgeva il Palazzo Reale dei Re e dei Viceré di Sicilia. Venne ricostruito in stile liberty, nella prima metà del XX° secolo, su progetto dell’architetto Giuseppe Lo Cascio. L’appalto fu affidato alla Federazione delle Cooperative di Ravenna che diede inizio alla costruzione nel 1912 e la ultimò dopo circa due anni. Il progetto prevedeva la suddivisione dell’edificio in più blocchi tra loro collegati che avrebbero potuto ottemperare alle necessità del porto al cui servizio era realizzato l’edificio. Il Palazzo si trova infatti a pochi passi dal porto di Messina, fa praticamente da ingresso alla città.

Il complesso architettonico si articola in una palazzina a due piani nella quale sono localizzati gli uffici, affiancata da altri corpi di fabbrica ad unica elevazione destinati a magazzini. La facciata che volge sul Viale San Martino presenta uno sviluppo minore in altezza ma una grande entrata in ghisa testimone dell’influenza Liberty; la facciata invece che dà su via I Settembre presenta una tripla entrata data da tre portali che si affacciano sulla piazza dove si trova la statua di Carlo III di Borbone. Questi tre cancelli in ferro hanno alla sommità tre teste alate del Dio Mercurio (protettore dei commerci). Sul tetto, in corrispondenza del cancello centrale, una rappresentazione allegorica: la prua di una nave, con due ruote alate, che naviga tra i flutti di Scilla e Cariddi come testimonianza della vocazione marinara e commerciale di Messina nel corso dei secoli.

palazzo della dogana messina

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