Messina, Cardile: “Previti ha smentito se stessa, la delibera sul bilancio trasmessa alla Presidenza del Consiglio a soli 3 giorni dalla scadenza”

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La nota stampa a firma del Presidente del Consiglio Comunale Cardile e del Vice Presidente Vicario Interdonato per la pubblicazione in merito alla delibera sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio

“I dubbi sono legittimi e li condivido” e poi “il punto è che il Consiglio è giustamente confuso perché la nota dei revisori fa nascere dubbi su possibili costi futuri al di là del piano economico 2020 e anche se la Segretaria Generale ha detto che non vi è alcuna refluenza, i Consiglieri Comunali hanno diritto ad avere chiarezza”. Sono queste le dichiarazioni rese dall’Assessore Carlotta Previti durante la seduta di Consiglio Comunale del 06 agosto u.s.. “Ma partiamo dal principio, cioè dalla mancata adozione del PEF della TARI 2021 da parte del Consiglio Comunale. A seguito di questi fatti il Collegio dei Revisori dei Conti ha ritenuto opportuno scrivere una nota “con la quale si chiede di verificare tutte le voci di spesa relative alla gestione del servizio 2021 sulla base del contratto di servizio in essere e dei servizi aggiuntivi richiesti”, questo affinchè si adottino tutti “i provvedimenti necessari per evitare l’insorgere di debiti fuori bilancio”. Si legge nella nota stampa a firma del Presidente del Consiglio Comunale Cardile e del Vice Presidente Vicario Interdonato per la pubblicazione. In sostanza il Collegio ha ritenuto di dover capire se la Messinaservizi Bene Comune S.p.a. avesse la necessità di “altre risorse dal bilancio di previsione 2021”.

Anche il Segretario Generale ha dichiarato “che la nota dei revisori dei conti è opportuna, per dire che vi è questa situazione e ricordare alla società che in questo momento vanno contenuti i costi nell’ambito del PEF 2020; è una nota che definirebbe di opportunità, perché ci si ricordi di questa circostanza”“Appare del tutto evidente che i revisori hanno reso un parere alla proposta di delibera che però non è più valido finché non si dirà loro (e soprattutto al Consiglio Comunale) come oggi stanno le cose, finché, cioè, chi gestisce il servizio non affermerà che non ha bisogno di altri soldi e che il piano con le tariffe del 2020 gli va bene – prosegue il comunicato – . Si ritiene utile precisare che la Messinaservizi Bene Comune s.p.a. con nota prot- 208377 del 6/08/2021 – DURANTE LA SEDUTA DI CONSIGLIO- comunicava che “la società ha attivato tutte le procedure affinché sia raggiunto l’equilibrio economico finanziario per l’anno 2021”. In merito a tale nota il Presidente del Collegio dei revisori, dott. Tumminello, dichiarava di “provare a capire la lingua italiana” e che, sulla base della suddetta nota, “ad oggi non c’è l’equilibrio economico finanziario, infatti, se scrivono e firmano di aver attivato le procedure, neanche scrivendo di aver definito queste procedure, questa cosa fa pensare che ad oggi non vi sia l’equilibrio economico finanziario nella gestione dei rifiuti”.

Inoltre “è opportuno chiarire che – prosegue la nota – il Ragioniere Generale, sempre nel consiglio del 6 agosto u.s., ha dichiarato “che è in corso di formalizzazione la richiesta di una relazione a Messinaservizi, sulla base del verbale dell’assemblea dei soci acquisito in data 5”. Alla luce dei fatti sopra descritti e per i quali questo Ufficio di Presidenza non ha finora volutamente fatto considerazioni personali, è del tutto evidente che il Consiglio Comunale non è stato messo nelle condizioni di poter deliberare in quanto la nota dei revisori dei conti “in combinato disposto” con la richiesta di relazione del Ragioniere Generale, di fatto rende non votabile la delibera. Pertanto il comportamento dei Consiglieri Comunali nella seduta del 7 agosto è certamente giustificabile. Sempre per amor di verità è utile ricordare che questa proposta di delibera sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio è stata trasmessa alla Presidenza del Consiglio Comunale soltanto in data 28 luglio u.s., a soli 3 giorni dalla scadenza. Risultano pertanto inspiegabili e privi di fondamento gli attacchi rivolti al Consiglio dall’assessore al Bilancio Carlotta Previti che ha dunque smentito se stessa per iscritto, fornendo ampie motivazioni”.

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