La Calabria si ferma in onore di Simona Cavallaro: a Soverato i funerali della ventenne, presenti centinaia di persone per l’ultimo saluto

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La bara bianca di Simona è stata accompagnata da un corteo fino al luogo in cui il parroco, don Alfonso Napolitano, ha officiato la funzione religiosa

Centinaia di persone hanno partecipato a Soverato ai funerali di Simona Cavallaro, la ragazza di 20 anni sbranata da un branco di cani nelle campagne di Satriano, nel Catanzarese. La folla si è radunata nel piazzale dell’oratorio dei salesiani, dove si è svolta la cerimonia nel rispetto delle norme anti-Covid, ma molte altre persone che avrebbero voluto essere presenti sono state fermate per evitare assembramenti. Fino al termine dei funerali tutta Soverato, la città in cui Simona, figlia di un gioielliere abitava, viveva si è fermata. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino ed i commercianti hanno abbassato le saracinesche.

La bara bianca di Simona è stata accompagnata da un corteo fino al luogo in cui il parroco, don Alfonso Napolitano, ha officiato la funzione religiosa. In testa c’erano il padre Alfio ed il fratello gemello della ragazza, Pietro. Al ragazzo l’allenatore di Simona ha consegnato una cintura di Kick boxing, sport che la giovane praticava. Nella piazza l’emozione era palpabile. Gli amici di Simona hanno portato i cartelli con cui ieri avevano sfilato durante la fiaccolata svoltasi in serata. L’arrivo del feretro è stato accompagnato dal lancio di palloncini colorati. Particolarmente toccante è stata la lettera che Simona aveva scritto al papa per ringraziarlo di quanto ha fatto per lei e per il fratello, letta da un giovane.

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