Ancora un focolaio Covid in una Rsa: deceduti tre dei 20 anziani ricoverati, tutti gli ospiti erano vaccinati

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In 20 anziani, su un totale di 25 casi positivi, sono stati trasferiti in ospedale dal 19 al 25 agosto scorsi: tre dei ricoverati non ce l’hanno fatta a guarire dall’infezione e sono deceduti

Ancora un nuovo cluster di contagi all’interno di una Rsa, dopo l’episodio avvenuto in provincia di Chieti“Abbiamo subito attivato il nostro protocollo di emergenza covid, avvisato le autorità sanitarie competenti e bloccato le visite e questo ci ha consentito di contenere la diffusione del coronavirus che ha colpito 25 dei nostri 92 ospiti e sette dei nostri 70 dipendenti”. È quanto spiega ai microfoni della Dire Luciano Pio Papagna, referente della Rsa Palazzo Mariano di Canosa di Puglia (Barletta – Andria – Trani) dove è stato individuato e circoscritto un focolaio da Covid. “Il 16 agosto scorso abbiamo avuto due dei nostri anziani con sintomi assimilabili alla infezione da coronavirus e abbiamo subito messo in atto le misure di contenimento – aggiunge – trasferendo i primi positivi in un piano dedicato: ognuno ha avuto una stanza singola”.

Fin da subito sono stati effettuati i test rapidi che hanno contato 12 positivi, numero che poi è raddoppiato dai controlli eseguiti con i tamponi molecolari. Il totale dei positivi è così salito a 25, con un’età media di 80 anni: tutti erano stati sottoposti a vaccinazione anti-Covid. In 20, dal 19 al 25 agosto scorsi con l’aiuto della Asl Bat, sono stati trasferiti in ospedale: tre dei ricoverati non ce l’hanno fatta a guarire dall’infezione e sono deceduti. “Si tratta di persone con patologie gravi e pregresse e con un’età media di 93 anni”, puntualizza Papagna. “Gli altri 67 anziani sono stati sempre negativi. La situazione ora è stabile: abbiamo sei ospiti in isolamento tra cui c’è anche un anziano dimesso dall’ospedale e due che sono in fase di negativizzazione tra cui la signora Mafalda che ha compiuto 100 anni la scorsa settimana”, continua Papagna. I 16 che sono ancora in ospedale “sono in condizioni stabili e per quanto ci risulta nessuno si trova in Terapia intensiva”, conclude.

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