Dopo l’Afghanistan: gli Usa si apprestano a diventare una nana bianca?

StrettoWeb

La vicenda Afghanistan ha fatto nascere una preoccupante percezione di incompetenza nei confronti dell’Amministrazione Biden

Di Kirieleyson – La storia ci ha insegnato che tutti gli imperi hanno un inizio, ma anche una fine, al di là di una sconfitta militare che ne abbia potuto sancire la scomparsa, molto spesso, semplicemente, perché essi non sono riusciti più a mantenere la loro posizione di egemonia, mentre invece, da un’altra parte, un altro paese emergeva.

Spesso le grandi potenze si sono dissolte infatti, più che per la forza degli avversari, per cause interne, per consunzione, come accadde per l’impero austro ungarico e per quello ottomano, con un epilogo tipico delle stelle che, dopo aver consumato tutta la propria energia, terminano la loro vita diventando una nana bianca, smettendo di brillare.

Vien da pensare che gli Stati Uniti d’America, tanto per restare in ambito astronomico, finora siano stati una stella gigante blu capace di irradiare energia a milioni di anni luce di distanza e che invece oggi non agognino più ad illuminare la Galassia, preferendo risparmiare energia per illuminare solo il proprio sistema solare locale, non considerando che la storia non funziona come i   processi termonucleari che si sviluppano dentro le stelle: risparmiando energia si resta indietro.

E così, dopo i quattro anni di politica estera del disimpegno di Trump, che di fatto hanno dato il via libera a paesi “emergenti” con ambizioni neo-imperiali, assistiamo oggi, con buona probabilità, alla possibile abdicazione da potenza egemone da parte dell’America.

E ciò non a seguito di una sconfitta militare, ma perché, non avendo saputo gestire per lo meno dignitosamente una pur difficile situazione, gli USA, abbandonando ignominiosamente l’Afganistan, hanno inviato al mondo il messaggio devastante che ormai dell’America non ci si può più fidare.

Per la verità ne sapeva già qualcosa il popolo curdo che, dopo aver aiutato gli Usa contro Saddam Hussein e l’ISIS, si è visto abbandonare dall’alleato americano nelle sue rivendicazioni ad avere uno stato proprio.

Come se non bastasse, la vicenda Afganistan ha fatto nascere una preoccupante percezione di incompetenza nei confronti dell’Amministrazione Biden. Infatti, il presidente USA, pur non potendo far rimpiangere il suo predecessore, che rimane il primo responsabile della situazione, ha comunque commesso degli errori madornali, impensabili per un paese come l’America: la cosa forse più eclatante è che, di fatto, ha messo nelle mani dei Talebani un arsenale bellico enorme, quello che era stato fornito in precedenza all’ex esercito afgano.

Errore che, ai tempi dello stato fantoccio denominato Repubblica di Salò, con a capo un Mussolini al tramonto ed ormai suo vassallo, Hitler, che sicuramente non poteva godere delle informazioni di cui poteva invece fruire la potenza americana iper tecnologica, non fece.

Il Fuhrer, infatti si guardò bene di armare efficacemente l’esercito repubblichino, consapevole che quelle armi sarebbero potute finire nelle mani dei Partigiani. Fortunatamente, questa intuizione non gli bastò per poter portare al termine il suo folle progetto.

Dopo l’abbandono dell’Afghanistan da parte degli USA, con ogni probabilità, chi fino a ieri ammirava l’America, adesso ne sarà meno attratta; chi invece la temeva, da oggi sarà molto meno preoccupato.

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