Infrastrutture e Tecnologia, Giovannini: “mi sto battendo per creare al Ministero un piccolo nucleo di ricercatori”

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Per calabresi e siciliani il ragionamento potrebbe condurre anche al Ponte sullo Stretto, un’opera che sintetizzerebbe tutte le più moderne tecnologie per arrivare alla sua realizzazione

“Il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili non è pronto per stare sulla frontiera tecnologica. Non per sostituirsi ai centri di ricerca, ma per essere capace di interagire, stando sulla frontiera e portando la regolamentazione di pari passo con il vorticoso cambiamento tecnologico. Per questo mi sto battendo per creare al Ministero un piccolo nucleo di ricercatori e tecnologi, una trentina di persone, in grado di dialogare con il settore privato e il settore pubblico, per far sì che il Ministero sia in grado di selezionare, magari anticipandoli, i cambiamenti necessari”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, intervenendo stamani a Roma alla celebrazione dei 40 anni dell’Enav. Per Calabria e Sicilia il riferimento è ovviamente al Ponte sullo Stretto di Messina, un’infrastruttura che è la sintesi di tutte le nuove tecnologie. Il progetto del ponte a campata unica è pronto ed è cantierabile, andrebbe soltanto rivisitato per essere aggiornato, sicuramente una squadra di esperti sarebbe capace di velocizzare e renderlo attuabile in poco tempo.

Secondo Giovanni inoltre si tratta di “un cambiamento non semplice. Battaglieremo nelle prossime settimane con chi dice ‘una cosa sono gli enti di ricerca, un’altra cosa sono i Ministeri’. Questa integrazione integrazione fra saperi e funzioni diverse è una cosa che stenta a passare”.

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