Emergenza rifiuti a Cosenza, il Sindaco Occhiuto alza la voce: “non dipende dal Comune ma dai blocchi dei conferimenti negli impianti regionali”

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Il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto pone l’attenzione sull’emergenza rifiuti nella città calabrese: “non è colpa del Comune”

Un problema, quello dell’emergenza rifiuti, che da diverso tempo colpisce Reggio Calabria, ora è anche nel mirino della città di Cosenza. E il Sindaco Occhiuto, sui social, prova a rispondere a tutti coloro che strumentalizzano la questione, accusando il Comune: “nonostante ci sia stato il modo di chiarire infinite volte, c’è ancora chi strumentalizza questioni che oggi non dipendono in alcun modo dal Comune. L’emergenza rifiuti, per esempio, si verifica ormai sempre a causa dei blocchi dei conferimenti negli impianti regionali: ci impediscono di scaricare i rifiuti con i mezzi che rimangono perennemente in coda e quindi di fatto ci impediscono di raccoglierli”, ha spiegato il primo cittadino di Cosenza.

Occhiuto evidenzia la sua tesi portando ad esempio il grande lavoro della città calabrese per quanto concerne la raccolta differenziata: “il Comune di Cosenza – si legge – in questi ultimi dieci anni è riuscito (per primo in Calabria) ad organizzare un sistema di raccolta differenziata porta a porta che oggi ci consente di raggiungere la percentuale di circa il 70% di raccolta differenziata giornaliera. Più volte siamo stati premiati come Comune Riciclone. Questo poteva fare il Comune, e questo abbiamo fatto. In Calabria i Comuni adesso sono al di sopra della media nazionale per la raccolta differenziata, ma purtroppo persiste un disservizio rispetto agli impianti di smaltimento. È grave, perché la Calabria è una regione con meno di due milioni di abitanti (meno della metà di una città come Roma) su un territorio molto vasto; quindi non dovrebbe essere difficile organizzare un sistema di trattamento e smaltimento (che necessariamente deve essere su base regionale), ma purtroppo non è mai stato fatto. I Comuni in questo settore hanno fatto molti passi in avanti, ma la Regione no”.

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