Tenta di dare fuoco ad un materasso, poi aggredisce gli agenti: gli uomini della Polizia Penitenziaria sventano il peggio nel carcere di Arghillà

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Un detenuto, di origini straniere, stava dando fuoco al materasso nella sua camera di pernottamento: i 3 poliziotti che lo stavano salvando sono stati aggrediti, ma sono comunque riusciti a spegnere l’incendio

Un pericoloso incendio è stato sventato alle prime luci dell’alba presso il carcere di Arghillà (Reggio Calabria). A raccontare l’episodio è la segreteria regionale del Sinappe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) che in un comunicato scrive: “Erano circa le 4.15 di mattina quando due unità di turno, coadiuvate dall’Assistente Capo preposto alla Sorveglianza Generale del carcere di Arghillà, intervenivano tempestivamente presso il reparto Demetra, dove un detenuto, di origini straniere, stava dando fuoco al materasso nella sua camera di pernottamento. Giunti dinanzi la stanza del ristretto, notavano le fiamme che iniziavano a sprigionarsi dal materasso ed il detenuto, invasato dalla follia del suo gesto, che sbatteva la testa contro il muro. Al fine di evitare qualsiasi ulteriore danno, tanto per lo stesso detenuto che per il reparto intero, immediatamente veniva aperta la camera di pernottamento. Non appena effettuata questa operazione, il ristretto si scagliava, con impeto improvviso, contro i 3 poliziotti che lo stavano salvando”.

“L’aggressione ai danni degli agenti avveniva dapprima con il bastone di una scopa e successivamente con calci e pugni sferrati all’impazzata – prosegue la nota – . Nel tentativo di contenere la furia violenta del detenuto, finivano tutti in terra, riuscendo con fatica a placarla. Subito dopo si provvedeva a farlo rientrare in stanza, avendo avuto prima cura di togliere da questa il materasso bruciato. Il detenuto, evidentemente non soddisfatto dell’esito della sua azione, una volta rientrato iniziava a sbattere la testa ed i pugni contro il vetro della finestra, mandandola in frantumi; non contento, usando le schegge del vetro, si procurava profondi tagli all’avambraccio. Allertati subito gli infermieri di turno, per le prime cure del caso, questi decidevano l’invio al nosocomio cittadino. I poliziotti intervenuti, che con competenza e grandissima professionalità sono riusciti a contenere una situazione che avrebbe potuto avere esiti drammatici, hanno riportato ferite e contusioni, giudicate guaribili in 3 giorni”, conclude il comunicato.

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