Boxe, il match tra Floyd Mayweather e Logan Paul fa sbadigliare: vince solo il business!

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Nessun vincitore nel match tra Floyd Mayweather e Logan Paul: l’ex pugile e lo YouTuber si affrontano senza ko. L’esibizione premia solo il business

Negli ultimi tempi la boxe ha strizzato l’occhio al business più di quanto non abbia mai fatto in passato. Se i grandi del pugilato hanno sempre avuto una grande cassa di risonanza, quello che di soprannome fa ‘Money’ ha sempre avuto un occhio di riguardo al momento di ‘fare soldi’. Stiamo parlando di Floyd Mayweather, 50 vittorie in 50 match disputati (27 per ko), record immacolato scolpito nella pietra dopo il ritiro datato ormai 4 anni fa. Il pugile americano torna sul ring saltuariamente, proprio quando alla borsa multimilionaria è impossibile dire di no. C’è chi le chiama farse, difendendo l’onore della Nobile Arte. Chi invece preferisce il termine più politicamente corretto di ‘esibizione’. Quella contro Conor McGregor (vittoria per TKO alla 10ª ripresa), stella della UFC, ha stuzzicato la curiosità anche dei puristi della boxe, quella contro il kickboxer Nasukawa un po’ meno (3 atterramenti al primo round). Se i due sono comunque degli sportivi a tutti gli effetti, per altro abbastanza affermati nelle rispettive discipline, l’avversario che Floyd Mayweather ha affrontato nella notte italiana è uno… YouTuber.

Certo, non proprio lo stereotipo di tipo tutto tecnologia e videogiochi. Si chiama Logan Paul, sfiora il metro e novanta per un’ottantina di chili, è decisamente più alto, grosso e giovane (17 anni in meno) di Mayweather. È un pugile poco più che amatoriale: il suo storico parla di un solo match, perso contro il rapper KSI. Mettiamola così, il suo ring è social: 19.5 milioni di follower su Instagram, 6 milioni su Twitter, 22.6 milioni su YouTube. Numeri da record, in grado di attrarre un pubblico diverso dai soliti appassionati di boxe. Tanto Mayweather quanto Paul ci hanno messo del loro ad infiammare la sfida, addirittura Jake Paul, fratello di Logan, ha improvvisato un siparietto (costruito) in cui, dopo un faccia a faccia, ruba il cappellino a Mayweather e viene massacrato di botte. Il costo del PPV negli USA è di 50 dollari, le aspettative parlano di circa 200 milioni di guadagno: una ventina di milioni andranno allo YouTuber, l’ex leggenda punta invece alla tripla cifra. L’incontro è stato sponsorizzato come ‘Bragging Rights’, il diritto di vantarsi: di aver chiuso la bocca all’avversario e di aver guadagnato una cascata di milioni.

Il match, come detto, non è un vero e proprio incontro ufficiale, nonostante siano stati concessi ko e knockout, non è stata concessa la possibilità di proclamare un vincitore. L’incontro ha regalato una discreta dose di sbadigli. Mayweather è rimasto, come sempre, il ‘Pretty Boy’ con il volto pulito, senza alcun livido. Pugili ben più forti dello YouTuber americano non sono riusciti a fargli neanche un graffio, lo stesso si può dire di Logan Paul che quantomeno ci ha provato prendendo più volte l’iniziativa. Floyd si è limitato a qualche gancio sinistro e ai soliti jab di destro, si è divertito, ha allungato un match che partiva già senza storia. “È uno dei momenti più belli della mia vita. Sono felice. È stato un onore salire sul ring con lui”. Mayweather ha replicato con un elogio: “è molto meglio di quanto pensassi. È stata una notte divertente”. Non ha vinto nessuno (teoricamente, ai punti Mayweather), in questo caso nemmeno lo sport. Ha vinto il business, quello sicuramente.

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