Ponte sullo Stretto, Forza Italia passa ai fatti e impegna il Governo: “si trovino le risorse per la realizzazione”

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“Senza il Ponte sullo Stretto non solo viene meno la funzionalità e la efficienza del Corridoio comunitario delle Reti TEN – T ma, addirittura si azzerano tutte le convenienze generate dalla realizzazione delle due tratte ad alta velocità in Sicilia e in Calabria”: è quanto si legge nel documento firmato da 8 rappresentanti di Forza Italia alla Camera

Il Ponte sullo Stretto si deve fare per portare l’Alta velocità fino in Sicilia. Otto deputati di Forza Italia hanno firmato un documento per impegnare il Governo ad individuare le risorse necessarie al finanziamento per la realizzazione dell’opera di collegamento tra Messina e Reggio Calabria. Di seguito il testo completo:

“La Camera

premesso che:
il decreto legge in esame reca misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti;

il Fondo complementare è stato inserito dal Governo su richiesta di Forza Italia al Ministro dell’economia e delle Finanze in occasione della sua audizione in Paramento e ciò sia per rendere coerente il PNRR a quanto fatto negli altri Paesi della Unione Europea, sia per consentirne una adeguata organicità propositiva evitando in tal modo il vincolo temporale del 2026 per alcune delle proposte contenute

la finalità del PNRR è quella di rilanciare l’economia italiana, fortemente depressa dagli effetti prodotti dalla pandemia da COVID-19, tramite una serie di investimenti e politiche strutturali suddivise in sei macro missioni;

la finalità del piano complementare, di cui al presente decreto, è quella di garantire risorse aggiuntive per la realizzazione di ulteriori investimenti e misure che non potevano essere direttamente finanziabili con i fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF);

l’articolo 4 del provvedimento in esame finanzia con una spesa complessiva di 9,4 miliardi di euro la realizzazione della linea ferroviaria AV/AC Salerno – Reggio Calabria e contestualmente si assicurano in Sicilia interventi per la realizzazione di una rete ferroviaria ad alta velocità Palermo – Messina – Catania; in tal modo si costruiscono le condizioni per un concreto e misurabile rilancio della offerta ferroviaria ma in modo incomprensibile questa azione annulla del tutto la caratteristica fondamentale richiesta proprio dalla Unione Europea e cioè la “organicità” della proposta: senza il Ponte sullo Stretto non solo viene meno la funzionalità e la efficienza del Corridoio comunitario delle Reti TEN – T ma, addirittura si azzerano tutte le convenienze generate dalla realizzazione delle due tratte ad alta velocità in Sicilia e in Calabria

il Ponte sullo Stretto può rappresentare una grandissima occasione di sviluppo per l’Italia e non solo per la Calabria e la Sicilia, permettendo tra l’altro di intercettare il traffico merci che, dal canale di Suez, oggi si dirige verso Gibilterra per puntare sui porti del Nord Europa, quando invece la Sicilia con il porto di Augusta collegato all’alta velocità potrebbe rappresentare un Hub strategico nel Mediterraneo e quindi per uno sviluppo di quei territori, del Mezzogiorno e per il Paese; senza il Ponte crolla automaticamente la convenienza logistica del sistema insulare e un simile danno produce un crollo annuale del PIL di oltre 6 miliardi di euro. Un dimile dato da solo denuncia la improcrastinabilità dell’opera;

l’assenza del Ponte, dopo l’inserimento del Fondo complementare, dopo cioè che si è voluto dare al PNRR una misurabile organicità e e dopo che, come detto prima, sono venute meno clausole temporali sul completamento dell’opera, crea seri e motivati interrogativi sulla presenza di altri interventi privi di elaborati progettuali, privi di un avallo comunitario in quanto non inseriti nelle reti TEN — T, privi di organicità e, soprattutto, con avvio solo di lotti non funzionali

l’opera del Ponte, di cui si dispone del progetto definitivo approvato, è ricompensa nel programma europeo delle reti Trans European Network (TEN – T). A tal proposito si ricorda che nel 2003, il Gruppo di Alto Livello per la rete di trasporto transeuropea includeva il ponte sullo Stessi tra i 18 progetti prioritari a livello europeo da rendere operativi entro il 2020, e al dicembre dello stesso anno, il Consiglio dei ministri dei trasporti europei approvava la proposta della Commissione UE del 1° ottobre 2020 di revisione delle Reti TEN, che prevedeva la realizzazione del Ponte sullo Stretto;

la Conferenza delle Regioni e delle province autonome, nell’approvare all’unanimità il documento sul Recovery Fund, ha espressamente indicato, tra le opere strategiche prioritarie, il ponte sullo Stretto di Messina;

la Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati, nel parere approvato al presente decreto legge ha inserito una specifica osservazione nella quale tra l’altro si chiede al governo di individuare adeguate risorse finanziarie per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina come collegamento stabile, viario e ferroviario;

Impegna il governo

Ad individuare le risorse necessarie al finanziamento del Ponte sullo Stretto di Messina come collegamento stabile viario e ferroviario, e a procedere alla realizzazione dell’opera con la tempistica prevista per gli altri investimenti finanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

PRESTIGIACOMO, SIRACUSANO, BARTOLOZZI, PELLA, CANNIZZARO, D’ATTIS, MANDELLI, PAOLO RUSSO;

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