Olimpiadi di Tokyo 2021, i dubbi di Cassani e l’assist di Caruso: Nibali non vuole restare ‘fuori dai Giochi’

StrettoWeb

Il CT Cassani aspetta il Tour de France, Damiano Caruso fornisce l’assist, la condizione in sella migliora: Vincenzo Nibali pedala verso le Olimpiadi di Tokyo 2021

I probabili olimpici sono andati bene, benino. In prospettiva bene se consideriamo che la gara olimpica sarà il 24 luglio. Nibali? È andato meglio rispetto al Giro. La mia intenzione è quella di dare 6 nomi il 28 giugno, penso che sarà così, poi posso aspettare ancora qualche giorno. Mi piacerebbe vedere le prime tappe del Tour, compresa la prima alpina“. Si è espresso così Davide Cassani, CT della nazionale azzurra di ciclismo, in merito alle possibili convocazioni per le Olimpiadi di Tokyo 2021. Ancora tanti dubbi nella testa del commissario tecnico, o forse solo uno, ma abbastanza grande: portare o meno Vincenzo Nibali. Lo ‘Squalo dello Stretto’ ha dichiarato apertamente di voler puntare alla medaglia olimpica, ultimo tassello per completare una carriera straordinaria. La sua condizione però non è delle migliori: il ciclista siciliano è entrato nella fase di carriera in cui ci si trova spesso a ragionare sul proprio ritiro. Gli infortuni hanno ostacolato la sua performance al Giro d’Italia, resta solo il Tour de France come ultima chance per un pass olimpico.

Foto di Luca Zennaro/ Ansa

La prestazione del ciclista messinese ai Campionati Italiani è stata positiva: buona condizione di forma e 9° posto, miglior risultato stagionale su un percorso abbastanza faticoso. Al termine della gara Nibali ha toccato fatto il punto della situazione, toccando anche l’argomento Olimpiadi: “è stata la prima volta che ho corso bene, dopo un lungo periodo. Per la prima volta mi sono sentito veramente meglio. Bisogna tener conto che vengo da un Giro d’Italia dal quale sono uscito distrutto fisicamente e mentalmente e molto stanco. Per me non è stato semplice, tanto che non riesco a vincere per tutta una serie di motivi. Certamente c’è anche l’età ma non è solo questo e non è mai semplice. Correre non è mai facile e quando ti chiami Vincenzo Nibali in gruppo sei sempre controllato, inoltre oggi in gara sono mancate le radioline e quindi non c’è stata comunicazione con la squadra. Per quanto riguarda le Olimpiadi bisogna fare la gara su un unico corridore. Che sia io o qualcun altro l’importante sarà fare la gara su un unico corridore“.

Foto di Luca Zennaro / Ansa

Differente il momento di forma di Damiano Caruso. Forte del secondo posto al Giro d’Italia, con il quale si è guadagnato anche una ‘convocazione’ dallo sceicco Nasser, che ha voluto complimentarsi di persona, il ciclista di Ragusa è sicuro del posto a Tokyo 2021 e potrebbe anche essere il capitano. Sull’argomento preferisce glissare, ma sull’amico e conterraneo Vincenzo Nibali, Damiano Caruso ha espresso parere favorevole: “è difficile dire chi sarà il capitano. Non abbiamo un leader designato e scegliere oggi una sola punta sarebbe svantaggioso per l’intera squadra. Man mano che ci avvicineremo all’appuntamento olimpico valuteremo tante cose e poi bisognerà vedere il giorno della gara chi di noi si sentirà meglio. Spero di far parte anche io della spedizione Olimpica, Cassani sicuramente cercherà di aspettare il più possibile per fare i nomi. Non sarà facile scegliere proprio perché al momento non abbiamo un vero leader. Le corse di un giorno sono sempre molto particolari e i piani e le strategie di squadra potrebbero cambiare anche il giorno della gara. Io mi immagino una nazionale con Giulio Ciccone, Alberto Bettiol e Gianni Moscon. Ma non sono io il commissario tecnico e non faccio io le scelte. A mio avviso un corridore come Vincenzo Nibali su un percorso come quello delle Olimpiadi potrebbe dire la sua. Penso che abbia tempo e modo di dimostrare che tipo di corridore sia e sono convinto che già nella corsa di domani farà vedere chi è il vero Nibali“.

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