Morata, minacce di morte ai figli dopo il rigore sbagliato con la Slovacchia: “ma nessuno aveva il coraggio di tirare”

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Morata rivela un brutto retroscena successivo a Slovacchia-Spagna: dopo il rigore sbagliato, l’attaccante ha ricevuto minacce di morte indirizzate ai figli piccoli

Alvaro Morata non sta vivendo un grande Europeo. L’attaccante della Juventus, principale terminale offensivo della Spagna, è rimasto a secco contro la Svezia; ha aperto le marcature contro la Polonia ma ha anche fallito un clamoroso tap-in a porta vuota; ha sbagliato il rigore del vantaggio contro la Slovacchia, restando a secco nonostante la partita sia finita 5-0. Proprio quest’ultimo rigore, in una partita decisiva per le sorti della Spagna che non era ancora sicura della qualificazione, è costato molto a Morata. Diversi ‘tifosi’ sono arrivati addirittura a minacciare di morte i figli dell’attaccante. Lo ha confessato lo stesso Morata a ‘El Partidazo de Cope’: “sono stato nove ore senza dormire dopo la partita contro la Polonia. Forse non ho fatto il mio lavoro come avrei dovuto. Capisco di essere criticato perché non ho segnato un gol, ma vorrei che le persone si mettessero al posto mio. Ho ricevuto minacce, insulti alla mia famiglia, sperano che i miei figli muoiano. Mi dà fastidio che mia moglie debba vivere ciò e che ai miei figli venga detto di tutto. Il rigore con la Slovacchia? Ho visto che nessuno prendeva la palla, l’ho presa e l’ho calciata. Ho guardato se qualcuno voleva… L’ho calciata e ho fallito. Il mondo non mi è venuto addosso. Tutti falliscono“.

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