Ex Reggina, Giacomo Tedesco e gli aneddoti su quell’amichevole col Real Madrid: “Ci fu lo stupore generale. Emerson diceva che ero un rompi palle”

StrettoWeb

L’ex calciatore e allenatore amaranto Giacomo Tedesco ricorda l’amichevole estiva del 2006 tra Reggina e Real Madrid

Estate 2006. Storia nota. C’è Calciopoli, la Reggina col fiato sospeso, l’Italia campione del mondo e una stagione amaranto in salita. La penalizzazione incombe, ma in ritiro la concentrazione è alta. Preparazione precampionato a Spoleto per i ragazzi di Mazzarri ma, improvvisamente, spunta il… Real Madrid. Capello allena i Galacticos e vuole una squadra per un’amichevole: c’è la Reggina, che affronta gli spagnoli il 3 agosto in Austria.

Di quella partita si sa molto. Si sa che il Real vince 1-0 ma che la Reggina mostra già da allora di che pasta è fatta, come si vedrà più avanti in campionato. Ancora oggi, a distanza di 15 anni, spesso i social tirano fuori un pezzo di storia nostalgico, per i tifosi amaranto ma non solo. Perché, se per i blancos sarà stata un’amichevole normale, per la Reggina no: quello è ad oggi il primo e finora unico scontro del club dello Stretto contro una delle squadre (se non la squadra) più forte e vincente del calcio di ogni tempo.

Aronica Raul Reggina Real

A parlare della sfida, all’interno di un’intervista concessa a Pianeta Milan, è uno dei protagonisti di quel collettivo amaranto: Giacomo Tedesco. Lui, prima calciatore e poi allenatore della Reggina, svela degli aneddoti interessanti precedenti alla partita. “Se la Reggina ha potuto disputare quell’amichevole il merito è tutto di mister Fabio Capello”, rivela.

“Eravamo in ritiro a Spoleto – prosegue – e allora il Real Madrid cercava una squadra per giocare un’amichevole. La Reggina inviò la sua disponibilità e mister Capello scelse la Reggina perché sapeva di trovare una squadra rognosa, come diciamo noi. E quando arrivò la notizia in ritiro ci fu lo stupore generale di tutti noi calciatori. Capello, quando allenava la Roma, aveva sempre filo da torcere ogni volta che affrontava la Reggina, perché la Roma era una squadra combattiva, gagliarda, che non mollava mai. E’ stata una partita bellissima contro tutti quei campioni e vedere Antonio (Cassano, ndr) lì è stato bello”.

Tedesco-Emerson a Reggina-Roma
Foto di Franco Cufari / Ansa

Poi Tedesco entra più nel dettaglio e svela il rapporto con diversi giocatori che erano alla Roma e che ha poi ritrovato in quel Real: uno in particolare, il “Puma” Emerson. “Emerson ad ogni fine partita mi ripeteva sempre: ‘Tedesco, ma quanto sei rompi palle?’ (ride, ndr). Sono cose che ricordi con molto piacere. E’ stato il calciatore con cui ho scambiato più volte la maglia insieme a Seedorf. Era bellissimo battagliare contro i centrocampisti e poi scambiarci la maglia a fine partita. E’ stata anche una bella partita, Leon ha fatto una super gara. Era imprendibile in quel momento, quasi quasi poteva andare anche lui al Real (ride, ndr). In quella partita, però, aveva messo veramente in difficoltà tutta la difesa del Real Madrid colpendo anche un palo. E’ stato un calciatore che ci ha fatto fare il salto di qualità durante la prima parte di quella stagione, poi però è stato ceduto al Genoa e da noi venne Pasquale Foggia”.

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