Ponte sullo Stretto, Ferrari (WeBuild): “lo Stato italiano dovrebbe partire dal progetto già esistente, cantieri pronti in quattro mesi”

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Il Ponte sullo Stretto di Messina “creerebbe occupazione e sarebbe il prolungamento ferroviario della Sicilia verso la Calabria e il nord Italia”

“L’Italia dovrebbe cercare di creare posti di lavoro e dare una spinta all’economia investendo su infrastrutture e manutenzione stradale nell’ambito di un programma coordinato che consideri i fondi del Pnrr come aggiuntivi a quelli che il Paese già ha a disposizione”. Lo ha affermato Massimo Ferrari, General Manager Corporate and Finance di Webuild, durante un’intervista al canale televisivo economico Class CNBC sulle misure da adottare per superare la crisi, rilanciare l’economia e modernizzare il Paese. “È nell’interesse del Paese investire in settori come le infrastrutture per la mobilità sostenibile e la sanità – prosegue – . L’Italia ha un debito che si sta espandendo rapidamente anche a causa delle misure adottate per combattere la pandemia. Ricordiamo che l’infrastruttura ha un effetto moltiplicatore molto alto, maggiore di 1,3. È in grado di creare occupazione e stimolare la crescita economica. Il governo sa che possiamo finanziare tutte le infrastrutture di cui l’Italia ha bisogno, sia con fondi nazionali che europei. Il rilancio delle opere infrastrutturali dovrebbe partire dalla progettazione di nuove opere ma anche dall’attivazione di quelle già pronte, come il Ponte sullo Stretto di Messina. In Sicilia si stanno progettando tanti chilometri di ferrovia, quindi il Ponte sarebbe il loro naturale prolungamento verso la Calabria e il nord Italia. Il progetto del ponte è stato approvato anni fa da tutte le istituzioni. Può partire tra quattro mesi, creando occupazione e valore per la filiera che lavora con noi in tutta Italia”, conclude Ferrari.

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