Blocco sfratti, proprietario immobiliare in sciopero della fame: “se non ci viene riconosciuta la ragione almeno ci venga dato un indennizzo”

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Blocco sfratti, proprietario immobiliare in sciopero della fame: “se non ci viene riconosciuta la ragione dopo un provvedimento di sfratto almeno ci venga dato un indennizzo visto che ci viene tolto un diritto”

Alessandro Marrama, proprietario immobiliare in sciopero della fame e della sete per protestare contro la proroga del blocco degli sfratti, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

“E’ da marzo 2020 che, prima con la giustissima motivazione del covid appena arrivato, è iniziato un blocco degli sfratti che ci porteremo dietro fino a dicembre senza alcuna compensazione –ha raccontato Marrama-. Sono giorni che vado a Montecitorio, qualche politico è sceso per incontrarmi, come Donzelli di FDI e Fassina di Leu. Hanno capito entrambi che la situazione è grave e va risolta. Oltre all’attenzione della politica sarebbe opportuno ricevere dei ristori, come accaduto per altre categorie. Io ho ricevuto in eredità un appartamento nel 2018, nel 2019 decido di affittarlo per diventare autonomo e non pesare su mia madre, non sono ricco, sono un piccolo proprietario, uno studente all’ultimo anno di università. Il contratto risale a settembre 2019, quindi pre-covid, gli inquilini già a novembre non vogliono pagare, si tratta di una coppia adulta con la madre. Lavoravano quando abbiamo fatto il contratto quindi sono perfettamente abili al lavoro. Noi locatori non chiediamo di peggiorare la vita delle altre persone, di buttare fuori di casa i meno abbienti, se non ci viene riconosciuta la ragione dopo un provvedimento di sfratto almeno ci venga dato un indennizzo visto che ci viene tolto un diritto. Dopo questa esperienza non me la sento più di affittare, nella casa ci andrò a vivere o la venderò, perché di fatto la pubblica amministrazione non funziona”.

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