Sea Watch, l’avvocato di Carola Rackete: “non ha mai speronato la nave della Guardia di Finanza, è stato un tocco involontario durante la manovra”

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Sea Watch, l’avvocato di Carola Rackete: “non ha mai speronato la nave della Guardia di Finanza, è stato un tocco involontario durante la manovra. La battaglia contro le ong che in modo scomposto fece l’allora ministro dell’Interno Salvini non c’entra niente col fenomeno migratorio”

L’avvocato Alessandro Gamberini, legale di Carola Rackete, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Nessun processo per Carola Rackete: il gip ha accolto la richiesta di archiviazione per la comandante della Sea Watch. “La notizia era attesa perché c’era stata una nostra istanza per la richiesta di archiviazione e dopo che la Corte di Cassazione nel gennaio 2020 aveva confermato il provvedimento del gip di Agrigento che non aveva disposto l’arresto di Carola Rackete, sembrava del tutto coerente che anche questo gip di adeguasse a quella decisione. Non è vero che Carola Rackete ha speronato una motovedetta della Gdf, molto più banalmente la manovra lentissima in un porto molto piccolo che lei non conosceva ha fatto sì che venisse toccata la nave della Gdf che si era improvvisamente infilata nel molo. L’accusa di resistenza è stata ritenuta dalla Cassazione giustificata dalla necessità di chiudere il soccorso con lo sbarco dei migranti”.

Sul futuro di Carola Rackete. “Lei fa battaglie di varia natura, attualmente è in Norvegia”.

Sugli attacchi alle ong. “La battaglia contro le ong che in modo scomposto fece l’allora ministro dell’Interno Salvini non c’entra niente col fenomeno migratorio. Le persone salvate dalle ong sono un decimo delle persone che sbarcano autonomamente. Le ong si fanno carico di un vuoto, per evitare che le persone muoiano in mare”.

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