Ponte sullo Stretto, quando Beppe Grillo paragonò la struttura a un tiramisù: “operai, savoiardi e mascarpone”

StrettoWeb

Ponte sullo Stretto, Rousseau pubblica un vecchio pezzo a firma di Beppe Grillo datato 2016: il leader del M5S paragonò la struttura a un tiramisù

Il Movimento 5 Stelle pensa ad una clamorosa svolta sulla questione Ponte sullo Stretto. Una parte del M5S sarebbe addirittura favorevole alla realizzazione della struttura osteggiata per anni, tanto che questa sera l’argomento sarà al centro di una riunione fra i parlamentari del Movimento. L’associazione Rousseau ha dunque deciso di intervenire. “Con la rubrica ‘Blog History’ vogliamo combattere il fenomeno della cosiddetta ‘amnesia selettiva politica’ ricordando le battaglie raccontate nel corso degli anni su questo Blog“, fa sapere l’associazione che pubblica un vecchio pezzo datato 28 settembre 2016 in cui Beppe Grillo critica il Ponte sullo Stretto e attacca l’allora Premier Matteo Renzi.

La dichiarazione del Menomato Morale (d’ora in poi ci si riferirà a lui come MM) a favore del ponte sullo stretto è un manifesto politico – scriveva il fondatore del M5S scagliandosi contro l’ex premier – È il trionfo del nulla politico che i partiti hanno da offrire in un Paese che ha il record di disoccupazione, soffocato dal debito, con dieci milioni di poveri, che ha perso il 22% della produzione industriale dall’inizio della crisi. Agli italiani alla canna del gas e agli imprenditori strozzati da tasse e corruzione viene oggi raccontato da tutti i giornali che la soluzione è il ponte. Centomila posti di lavoro ha detto Renzi. Tutti sul ponte? Lo stretto è largo 3.140 metri. Ipotizzando un operaio ogni metro, non ci stanno 100mila operai, quindi li metteranno a strati come i savoiardi. Uno strato di operai, uno di mascarpone, uno di operai, uno di mascarpone“.

Non può essere una cosa seria – si legge in quel vecchio pezzo targato da GrilloÈ un gioco a chi dice la boiata più grossa nel momento più drammatico del nostro Paese dal dopoguerra. Chi vince va sulle prime pagine e viene commentato da giornalisti e opinionisti per giorni. Se MM dice Ponte sullo stretto, io dico seggiovia Genova – Cortina che creerà un milione di posti di lavoro e sarà gratis per i genovesi (altrimenti non la userebbe nessuno). Qualcuno ha detto tunnel sotterraneo Roma-Rimini per dare ai romani un’altra spiaggia oltre a Ostia? Una sopraelevata che collega Cagliari a Livorno? Oppure il Traforo della Sardegna da parte a parte, a che serve? Da Civitavecchia si vede Ibiza. Non vi viene in mente qualche altra boiata come il Ponte sullo Stretto?“.

Non è facile essere un premier, bisogna essere sempre pronti a spararla più grossa. Non ingrossatevi il fegato pensando che MM creda davvero a quello che dice. Non va più contrastato, ormai conta zero. De Benedetti oggi l’ha licenziato e il countdown al 4 dicembre è iniziato. Il MM non va neppure contraddetto, va ignorato, un po’ sbertucciato, dargli un po’ ragione come si fa con i fessi. Il ponte di Messina può essere superato solo dalla fantasia: proponi su Twitter la tua boiata come se fossi il presidente del Consiglio alle prese con la crisi economica con l’hashtag #LaMiaGrandeOperaInutile. Uno di voi potrebbe guadagnarsi le prime pagine dei giornali di domani“, concludeva Grillo.

Condividi