Messina, l’Uil in merito alla vertenza dei lavoratori del Centro Nemo Sud: “manteniamo lo stato di agitazione”

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Messina, l’Uil in merito alla vertenza dei lavoratori del Centro Nemo Sud: “manteniamo lo stato di agitazione. Congeliamo, seppur temporaneamente, la proclamazione dello sciopero dei lavoratori in attesa di ulteriori determinazioni”

In data odierna è stato esperito il tentativo di conciliazione a seguito della proclamazione dello stato di agitazione del personale in servizio presso il Centro Clinico Sud indetto dalla Uil e dalla Uil Fpl. Il centro nemo Sud è l’importante struttura sanitaria che si occupa delle patologie neuromuscolari (SLA, SMA, distrofie muscolari, ecc) e che assiste circa 5.000 pazienti siciliani e calabresi. La riunione, presieduta dal dott. Musolino, capo di gabinetto della Prefettura di Messina, ha visto la presenza di Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Giuseppe Calapai, segretario generale Uil Fpl Messina, e della dott.ssa Daniela Lauro che ha rappresentato la Fondazione Aurora onlus e la Cooperativa Medisan onlus. Dopo un’ampia discussione, tenuto conto che allo stato non vi sono le condizioni per una positiva soluzione della vertenza, la Uil e la Uil Fpl di Messina hanno deciso di mantenere lo stato di agitazione e di congelare, seppur temporaneamente, la proclamazione dello sciopero dei lavoratori in attesa di ulteriori determinazioni da parte della Regione Siciliana che, anche alla luce delle recenti incoraggianti dichiarazioni del Presidente Musumeci, si attendono in un breve lasso di tempo. E’ del tutto ovvio che il Sindacato si aspetta una soluzione che garantisca i livelli assistenziali a favore degli oltre 5.000 assistiti e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali attraverso l’individuazione di una struttura sanitaria cittadina che possa ospitare il Centro Nemo Sud. La Uil e la Uil Fpl di Messina nel mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica su questa importante vicenda, preannunciano di avviare ulteriori azioni sindacali coinvolgendo i lavoratori e le famiglie dei pazienti del Centro Nemo Sud.

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