L’ex sindaco di Catania Enzo Bianco è intervenuto nuovamente in merito al tema Ponte sullo Stretto
L’ex sindaco di Catania Enzo Bianco si dice fortemente ottimista in merito alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Più volte in questi giorni si è espresso circa la costruzione di un’opera su cui si è tornato a parlare con insistenza alla luce di una forte determinazione da parte di più partiti all’interno del Parlamento, anche di quelli ideologicamente e storicamente contrari, come dimostra la firma del documento di ieri a Villa San Giovanni. Questo l’intervento integrale su Facebook di Enzo Bianco.
“Finalmente la strada è segnata: IL PONTE SULLO STRETTO SI FARÀ!
Adesso bisogna accelerare e definire la soluzione tecnica migliore: la campata unica è nel progetto già pronto su cui si lavora da anni; la doppia campata è un’idea più recente, legata all’alta velocità ferroviaria.
Si valutino i pro ed i contro, decidendo rapidamente.
Senza questa fondamentale infrastruttura la Sicilia verrebbe definitivamente tagliata fuori dai collegamenti con il resto dell’Europa, relegandola ancora di più alla periferia.
La mancanza del Ponte, infatti, vanificherebbe, tra le altre cose, anche la realizzazione della linea ad alta velocità.
Sarebbe un’Italia sempre più divisa e diversa.
Al Nord con i treni ad alta velocità che viaggiano da Roma a Milano in meno di tre ore; al Sud con le littorine scassate che viaggiano più lente di un vecchio mulo e percorrenza tra Catania e Palermo oltre le tre ore.
Inoltre, con la realizzazione del Ponte ci sarebbero le condizioni per PORRE FINE AL RICATTO DEL TRASPORTO AEREO e dei suoi costi spesso esorbitanti ed inaccettabili.
Altro aspetto positivo che il Ponte porterà sarà quello ambientale, grazie alla riduzione dei traporti su gomma e all’aumento di COLLEGAMENTI ferroviari molto più ECOSOSTENIBILI.
Il Ponte può rappresentare davvero la ripartenza del Paese e del Mezzogiorno, dal punto di vista economico-produttivo e turistico.
Come fu l’autostrada del Sole, simbolo della rinascita del Dopoguerra, il Ponte potrà essere quello del post Covid.
Adesso non si perda più tempo.
Le risorse ci sono.
Si decida e partano i lavori.
Entro il 2030 il Ponte e l’Alta Velocità vera devono essere operativi!”