Il Giro d’Italia parla siciliano! Nibali incorona Damiano Caruso: simbolo della Sicilia “dei duri”, quella che ce la fa!

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Damiano Caruso porta la Sicilia sul podio del Giro d’Italia: Vincenzo Nibali incorona il suo conterraneo, simbolo di una terra che non molla

Sicilia grande protagonista al Giro d’Italia 2021, ma non con il ciclista che tutti attendevano con ansia. Non è Vincenzo Nibali, vincitore di due Corse Rosa in carriera, a salire sul podio della 104ª edizione. Lo ‘Squalo’, per una volta, è nel gruppo che applaude chi occupa le prime 3 posizioni al termine di 3 settimane estenuanti ma altamente spettacolari. Gli elogi sono tutti per Damiano Caruso, capitano ‘a sorpresa’ della Bahrain Victorious e secondo nella classifica generale del Giro d’Italia 2021 dietro un fenomenale Egan Bernal. Il colombiano ha dominato il Giro, supportato da una corazzata come la Ineos Grenadiers che lo ha spalleggiato nelle difficoltà ma, tolti gli abbuoni, ha guadagnato meno di 1 minuto su Caruso. Il ciclista di Ragusa ha raccolto la pesante eredità di Mikel Landa, capitano della Bahrain e quotatissimo per il successo finale, ritiratosi nelle prime tappe a causa di una brutta caduta.

Foto di Luca Zennaro / Ansa

Caruso è passato da gregario di lusso a leader, come fosse naturale. Mai una parola fuori posto, mai un segno di incertezza anche nelle salite più dure in cui Simon Yates è saltato ed Egan Bernal ha sofferto. La forza che viene dal Sud, dalla Sicilia che non si arrende. La vittoria sull’Alpe Motta, la prima in un grande Giro, corona una 104ª edizione da incorniaciare. “Non è la mia giornata: sono le mie tre settimane. Questo Giro mi ha regalato ogni emozione: mi ritrovo qui, secondo in classifica, chi l’avrebbe mai pensato?“, ha dichiarato un emozionato Caruso. In cuor suo lo ha sempre pensato proprio Vincenzo Nibali, per una volta lontano dai riflettori. Lo ‘Squalo’ è arrivato infortunato, ha voluto onorare il Giro, è finito più volte a terra, ha resistito stoicamente e ha portato a termine la sua corsa fino all’ultima tappa. Sempre con un occhio verso il suo conterraneo, incoronato con delle parole al miele che, dette da un campionissimo come Nibai, hanno ancora più velore: “sono felice di come Damiano Caruso abbia corso questo Giro. Damiano mi ha dato tanto, siamo amici fraterni, si è preso una grande rivincita sull’Alpe Motta, ha dimostrato di farcela, sono contento per lui. È una gioia immensa vederlo davanti, è il simbolo della Sicilia che non molla, che ce la fa, la Sicilia ‘dei duri’”. Una Sicilia che veste di Rosa.

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