Festa Scudetto Inter, il Sindaco di Milano: “scene di assembramento erano inevitabili”, ma è polemica con Salvini”

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Il Sindaco di Milano Beppe Sala ha spiegato perché sarebbe stato impossibile impedire ai tifosi dell’Inter di festeggiare in Piazza Duomo

“Non è pensabile poter evitare che i tifosi scendessero in piazza, sarebbe stato così in qualunque altra città italiana la cui squadra avesse vinto lo Scudetto”. Si giustifica così in un video pubblicato su Facebook il Sindaco di Milano, Beppe Sala, per le scene di assembramento che si sono verificate in Piazza del Duomo dopo la matematica vittoria del campionato dell’Inter. Il primo cittadino ha spiegato che “il confronto con Prefetto e Questura è avvenuto, è stata anche valutata la possibilità di chiudere la piazza, ma i rischi sarebbero stati maggiori dei benefici perché i tifosi si sarebbero concentrati in vie e strade più strette con minori vie di fuga”.

Non è mancata poi la frecciatina nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini, che ieri ha espresso l’opinione di riaprire gli stadi. “Io capisco che le immagini di piazza Duomo abbiano potuto colpire la sensibilità di tanti, e considero con attenzione le voci di tanti milanesi arrabbiati – ha detto Sala – . Capisco di meno la strumentalizzazione politica per racimolare qualche voto in più. Gli assembramenti non ci sarebbero stati nell’ingresso e nell’uscita dello stadio? E una volta dentro la gente sarebbe rimasta a doverosa distanza o avrebbe iniziato ad abbracciarsi? – ha aggiunto – . Questa è stata l’ideona di uno che ha fatto il ministro dell’Interno e quindi presunto addetto ai lavori. Come al solito nella critica si è distinta la Lega, quella che vuole aprire tutto ma anche quella che aveva in piazza a festeggiare a Milano un vice ministro e due consiglieri comunali che allegramente postavano le loro foto – ha concluso -. E’ davvero una chicca l’intervista della consigliera ed eurodeputata leghista Silvia Sardone che dice ‘io ero lì per lo shopping’. Certo, notoriamente si va a fare shopping con la mascherina dell’Inter e insieme ai compagni di partito”.

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