Nuova denuncia all’Aia contro Governo italiano del Magistrato Giorgianni: “viola i protocolli di Norimberga e le libertà fondamentali”

StrettoWeb

Nuova denuncia all’Aia contro Governo italiano del Magistrato Giorgianni: “viola i protocolli di Norimberga e le libertà fondamentali. La Corte Internazionale deve intervenire ed adottare tempestivamente i provvedimenti necessari”

Il Magistrato Angelo Giorgianni, Presidente dell’Eretico e Segretario Generale dell’OMV, in rappresentanza dei migliaia di medici ed avvocati aderenti in tutto il mondo alla suddette associazioni, ha inviato una nuova denuncia alla Corte Internazionale dell’Aja. In particolare, si rappresenta che “L’obbligo del vaccino, il mantenimento del coprifuoco, la quarantena di persone asintomatiche, chiusura parziale o totale di attività, i limiti alla libertà di movimento e di aggregazione dei cittadini che saranno applicati fino al 31 luglio non hanno alcuna giustificazione razionale e non ha alcun fondamento giuridico e violano i diritti fondamentali della persona umana. Pertanto, viene ulteriormente sollecitato  il procuratore della corte penale internazionale ad aprire il procedimento per crimini contro l’umanità nei confronti del governo italiano ed ad adottare il provvedimenti di competenza.  Nel merito viene segnalato che con la proroga dello stato di emergenza il governo italiano prosegue nell’implementazione di misure che, come illustrato nella prima denuncia, violano l’articolo 7 dello Statuto di Roma. Al riguardo, il mantenimento dell’obbligo di mascherina (nonostante le nuove evidenze che dimostrano la dannosità per la salute individuale di un uso prolungato dei dispositivi di protezione individuale), la quarantena degli individui asintomatici, la limitazione alle libertà di movimento e di aggregazione dei cittadini, il prolungamento delle chiusure delle attività commerciali e di ristorazione, parziali o addirittura totali. Infatti, il mantenimento del sistema dei “colori” delle regioni non esclude che sulla base del numero dei casi positivi, rilevato attraverso uno strumento che non ha alcuna valenza diagnostica quale è il Pcr test, anche in piena estate alcune regioni o localita’ d’Italia possano ritrovarsi collocate in zona rossa, con chiusure totali. In riferimento al coprifuoco, lo stesso è stato mantenuto, nonostante, l’illegalità di questa misura è gia’ stata dichiarata a febbraio dal Tribunale dell’ Aia che ha chiesto al governo olandese di revocare questa misura in quanto inefficace e di limitazione del diritto di libertà di circolazione e riunione. Tra i provvedimenti richiesti, in via primaria, la immediata interruzione della sperimentazione in atto attraverso la somministrazione dei vaccini contro la covid-19, in violazione dei protocolli di Norimberga. 

Ed infatti, gli attuali vaccini anti-covid sono stati autorizzati e immessi sul mercato attraverso una procedura emergenziale, per cui non sono stati completati gli studi sugli effetti avversi nel medio e lungo termine; di fatto, ci troviamo in piena sperimentazione. La procedura di emergenza o condizionata viene utilizzata nel caso in cui la malattia contro la quale il vaccino deve essere impiegato mostri un elevato tasso di mortalità o in assenza di terapie efficaci contro la malattia stessa. Entrambe queste assunzioni non sono vere per quanto riguarda la covid-19 che secondo le ultime stime ha un tasso di letalità pari a circa lo 0,15% e soprattutto è curabile se si interviene tempestivamente, come dimostrato dagli studi prodotti. Ma anche qualora la malattia rientrasse nelle condizioni previste per l’approvazione dei vaccini in situazioni di emergenza, si pone sempre la questione del consenso informato che, per trattamenti medici sperimentali, il Codice di Norimberga pretende sia libero e volontario. Questo principio è violato dall’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario, che, con la “minaccia” del demansionamento o della perdita del posto di lavoro, configura una pressione o coercizione incompatibile con il contenuto dei protocolli di Norimberga. Lo stesso può dirsi per l’introduzione della Green Card che subordina il libero movimento dei cittadini da una regione all’altra al possesso di determinati requisiti, come l’effettuata vaccinazione. Ricordiamo infine che il Codice di Norimberga prevede l’interruzione dell’esperimento qualora questo provochi gravi danni o addirittura la morte di chi si sottopone all’esperimento. Ed è esattamente quanto sta accadendo con la somministrazione dei vaccini contro la covid-19″.

 

Condividi