Coronavirus, Brusaferro annuncia la zona bianca in tutta Italia da metà giugno: “situazione sempre più confortante”

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Il portavoce del Cts ha parlato anche della prossima estate e sulla riapertura delle scuole in autunno

Da domani tre Regioni passeranno in zona bianca, ma da metà giugno tutta Italia potrebbe raggiungerle. “Siamo in una fase di transizione, grazie all’aumento della copertura vaccinale il virus circola meno nonostante l’allentamento delle misure non farmacologiche, come si dice tecnicamente. Insomma le riaperture procedono con esiti incoraggianti e ci sono molti margini per lasciare spazio ad altre attività economiche”. E’ quanto ha affermato Silvio Brusaferro, portavoce del Comitato tecnico scientifico, ai microfoni del Corriere della Sera, rilanciando la buona notizia che “da metà giugno tutta l’Italia potrebbe essere colorata di bianco. Tre Regioni lo sono da lunedì 31 maggio, altre 4 sono candidate a diventarlo. È verosimile che a breve ci sarà il monocolore a giudicare dall’incidenza settimanale dei casi attualmente tra 50 e 70 per centomila abitanti quasi ovunque. La curva sta iniziando a calare, possiamo ben sperare”.

CONVIVENZA COL VIRUS“È chiaro che dopo oltre un anno di restrizioni è tanta la voglia di recuperare la normalità. Da qui a dire che è finita ce ne passa, magari psicologicamente si è portati a pensarlo. Invece dal punto di vista scientifico questa è una fase di cambiamento. La pandemia speriamo evolva verso l’endemia. Il Sars-CoV-2 è molto probabile che si comporterà da virus endemico. Continuerà a vivere con noi, e dobbiamo fare in modo che non faccia altri danni. Potranno emergere nuove varianti, è fondamentale intercettarle e controllarle”, afferma Brusaferro.

ESTATE – “L’importante è che si vaccinino i giovani e questo sta per accadere grazie all’arrivo di dosi per gli adolescenti. Tutti dobbiamo apprezzare la straordinaria opportunità di immunizzarsi. Tanto maggiore sarà il numero dei vaccinati tanto più i fragili verranno protetti e il virus avrà meno spazio per riuscire allo scoperto con ceppi mutati”.

SCUOLE“Non vedo la riapertura come una criticità. In autunno il personale si ritroverà vaccinato e pure gli studenti. Anche quando le vaccinazioni erano più limitate e procedevano a rilento, la scuola ha retto e in autunno sarà ancor più preparata”.

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