Seduti al ristorante fino alle 22? Il Viminale smentisce Gelmini: “non si può, ecco cosa prevedono le norme del coprifuoco”

StrettoWeb

“Il decreto legge in vigore dal 26 aprile ha confermato la permanenza del limite orario gli spostamenti tra le 22 e le 5”: i chiarimenti del Viminale sul coprifuoco e la smentita al ministro Gelmini

Il Viminale ha chiarito con una circolare inviata a prefetti e questori, per precisare l’applicazione delle nuove norme sul coprifuoco, che hanno suscitato polemiche politiche e interpretazioni soggettive. A far nascere il caso sono state alcune dichiarazioni del ministro Mariastella Gelmini che, in un’intervista rilasciata al Messaggero, aveva affermato un concetto apparentemente sacrosanto e di buon senso: “chi va a cenare fuori al ristorante può restare fino alle 22, poi torna a casa”. Il Ministero dell’Interno però ha di fatto smentito questa possibilità, spiegando che “il decreto legge in vigore dal 26 aprile ha confermato la permanenza del limite orario gli spostamenti tra le 22 e le 5”. A voler essere precisi la norma impone che non si può stare fuori dalla propria abitazione e, dunque, ci sarà tolleranza per casi particolari, ma la circolare del Viminale esclude che si tratti di una regola. E anzi sollecita controlli delle forze dell’ordine proprio nei luoghi della movida e all’uscita dei locali.

Il tema del coprifuoco sta provocando tantissime polemiche, a Reggio Calabria è prevista per giovedì 29 aprile una protesta in Piazza Italia, ma ha creato anche una divisione all’interno della maggioranza. Il segretario del Pd Enrico Letta non ha accettato l’ultima iniziativa promossa da Matteo Salvini, ovvero di raccogliere online le firme contro la chiusura alle 22. “Se un partito di maggioranza non vuole stare al governo, non ci deve stare – è l’ammonimento del segretario dem dagli studi di “Mezz’ora in più” su Rai3 – . Mi stupisce Salvini che partecipa a una raccolta firme contro il coprifuoco decisa dal governo dove siede”. Non tarda ad arrivare la replica del leader leghista: “il segretario del Pd Letta non si fida degli italiani e li vuole tenere ancora chiusi in casa. Io mi fido degli italiani e vorrei che tornassero a vivere, lavorare, sorridere”.

Condividi