Vaccino Johnson & Johnson, il virologo Crisanti: “tromboembolia? Valutazione simile ad AstraZeneca”

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Vaccino Johnson & Johnson, il virologo Crisanti commenta i casi di tromboembolia: il farmaco verrà valutato come l’AstraZeneca

Dopo l’arrivo delle prime dosi di Johnson & Johnson nella giornata di ieri, l’Italia si interroga sull’effettiva sicurezza del nuovo vaccino della Jannsen. Nelle ultime ore infatti, gli USA hanno stoppato la somministrazione del farmaco a causa di alcuni, rari, casi di tromboembolia riscontrati dopo l’inoculazione del vaccino. Una situazione simile a quanto avvenuto per l’AstraZeneca.

Il virologo Crisanti, commetando ai microfoni di ‘Fanpage.it’ la vicenda, ha fatto proprio riferimento al farmaco anglo-svedese spiegando che anche il vaccino Johnson & Johnson verrà valutato in maniera simile. Crisanti ha affermato che i casi di tromboembolia sono stati riscontrati: “quasi la stessa frequenza che è stata osservata in Europa con AstraZeneca, dal momento che si parla di una trentina di casi su 30 milioni di dosi distribuite. E credo che accadrà la stessa cosa che abbiamo già visto con il farmaco dell’azienda anglo-svedese, vale a dire anche il vaccino J&J, che funziona esattamente come quello di AstraZeneca e che è ovvio che possa dare gli stessi problemi, avrà le stesse indicazioni d’uso di AstraZeneca con raccomandazione per determinate fasce d’età. E’ inevitabile“.

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