Reggio Calabria, protestano 150 dipendenti delle strutture psichiatriche

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Reggio Calabria, protestano 150 dipendenti delle strutture psichiatriche: non ricevono lo stipendio da 4 mesi. Coolap: “nulla è cambiato”

Restano in stato di agitazione i 150 dipendenti delle 9 strutture psichiatriche della provincia di Reggio Calabria, riuniti nel Coolap (coordinamento lavoratori psichiatria), che da quattro mesi attendono la corresponsione dei propri stipendi, in ritardo per via del mancato saldo delle fatture ai titolari delle cooperative sociosanitarie. Anche oggi hanno manifestato di fronte alla direzione generale dell’Asp reggina. “Da quando abbiamo fatto l’ultima iniziativa pubblica tutto è rimasto fermo”, ha dichiarato alla Dire l’operatore Giuseppe Foti in rappresentanza del Coolap. “Nessun accreditamento – ha aggiunto – niente proroga dei contratti, stiamo fornendo un servizio nell’illegalità e senza nessuna tutela lavorativa. L’Asp non da risposte nonostante nel nostre richieste. I circa 180 pazienti delle nostre strutture non vengono presi in considerazione, mettendo sotto i piedi i diritti alla cura e quelli a percepire uno stipendio. Siamo stanchi – ha concluso Foti – da oggi noi chiediamo il rispetto di tre punti: la proroga, l’erogazione degli stipendi in tempi ragionevoli, l’apertura di un tavolo tecnico per ragionare insieme ai vertici dell’Asp e del commissario alla Sanità Longo, dell’accreditamento”. “Un altro elemento penalizzante” ci ha riferito Filippo Lucisanoè il continuo cambio di commissari governativi, direttori generali, commissari speciali che si verifica regolarmente e che ci fa ricominciare daccapo nella vertenza”. “Altro elemento da non sottovalutare – ha concluso – è il blocco dei ricoveri da ormai sei anni”

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