L’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, ha spiegato che il Ponte sullo Stretto “creerebbe 20mila posti di lavoro”
“Noi abbiamo fatto mille chilometri di ponte nella nostra storia imprenditoriale, compresi due a campata unica tra i 10 più grandi del mondo. Quello sullo Stretto si può fare. Lo stavamo facendo, ma ci hanno fermati. La differenza tra Paesi che crescono e quelli che annaspano è anche nella capacità di creare le grandi opere, di creare prospettive e di essere attrattivi”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, a un incontro a Catania con i presidenti delle Regioni Siciliana, Nello Musumeci, e Calabria, Nino Spirlì. “La responsabilità sociale è importante – ha aggiunto – ricordo che a Catania ho chiesto che fanno i ragazzi qui, mi è stato risposto ‘niente’. Immaginare dei giovani senza futuro è terribile, che cosa ha fatto per loro la nostra generazione? Per questo mi sento coinvolto in questa operazione. E’ una sfida che insieme come Italiani dobbiamo affrontare e vincere. Dobbiamo spingere per il futuro dei giovani della Sicilia e della Calabria, glielo dobbiamo. La struttura – ha osservato – creerebbe 20mila posti di lavoro. Noi siamo pronti a partire, anche domani. Il progetto ha superato un sacco di ostacoli, superando tutti i passaggi burocratici previsti”.