Ponte sullo Stretto di Messina, in Sicilia il Pd scarica il Movimento 5 Stelle: “sia l’opera simbolo della ripartenza, il Governo Draghi finanzi la realizzazione”

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Il Ponte sullo Stretto di Messina  si deve fare “senza indugio”: lo affermano in una nota i deputati calabresi e siciliani del Pd

Il Ponte sullo Stretto di Messina può essere “il simbolo” della rinascita dell’Italia dopo la pandemia e dunque il governo, “senza indugio”, “utilizzi” i 50 milioni stanziati nella scorsa legge finanziaria “per completare la fase progettuale entro il 2021”, “finanzi l’opera nel 2022 con le risorse del fondo pluriennale per investimenti della legge di Bilancio per il 2022” e “la realizzi entro il 2030”. È quanto dichiarano i deputati calabresi e siciliani del Pd Enza Bruno Bossio, Santi Cappellani, Carmelo Miceli, Pietro Navarra e Fausto Raciti. E’ chiaro dunque che adesso la volontà politica di costruire un’opera così importante per l’intero Paese inizia ad essere rilevante. In Sicilia il Movimento 5 Stelle rimane isolato sul tema, è infatti di qualche giorno fa il post social che andava contro la realizzazione dell’infrastruttura e il presidente di Regione che sta lavorando a favore di essa: “cosa ne pensate di un Presidente che vuole il Ponte sullo Stretto, ma non si preoccupa della scandalosa situazione dei mezzi. Forse Nello Musumeci non ha mai preso un treno in Sicilia. Quando ne capita uno, ci vuole una vita per attraversare l’Isola. Insomma, tre minuti per entrare, ma mezza giornata per riuscire a spostarsi”.

“Il Presidente Mario Draghi – ricordano in una nota i deputati del Pd – ha affermato alle Camere due giorni fa che il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile invierà al Parlamento il risultato dei lavori della Commissione di esperti voluta dall’On. Paola De Micheli per valutare le soluzioni alternative per l’attraversamento stabile dello Stretto di Messina. Grazie al lavoro dei rappresentanti del Partito Democratico nel Governo Conte I, De Micheli e Margiotta, il Ministero ha, quindi, le idee chiare sulla necessità di garantire il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, ma desidera approfondire alcuni aspetti trasportistici, economici e ingegneristici per garantire al Paese e all’Europa l’infrastruttura più idonea. Nel rispetto della volontà del Parlamento, espressa nell’atto di indirizzo al Governo votato dalla Camera dei Deputati nel mese di ottobre dello scorso anno e ripreso nelle mozioni promosse dal PD e approvate con il concorso della maggioranza, su iniziativa dell’On De Micheli, allora Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, è stata stanziato la somma di 50 milioni di Euro in legge di bilancio per dare seguito alle indicazioni della Commissione di esperti: avviare l’eventuale studio di fattibilità, svolgere il dibattito pubblico sull’opera e completare gli aspetti progettuali dell’infrastruttura che permetterà l’attraversamento stabile dello Stretto di Messina. Il Governo, senza indugio, utilizzi adesso queste risorse per completare la fase progettuale entro il 2021, finanzi l’opera nel 2022 con le risorse del fondo pluriennale per investimenti della legge di Bilancio per il 2022 e la realizzi entro il 2030. Il programma di rilancio del Paese dopo la pandemia manca di un progetto simbolo. L’attraversamento stabile dello stretto di Messina, che permette all’Italia di essere porta principale dell’Europa da e per il Mediterraneo – concludono i parlamentari Dem – può e deve rappresentare quel simbolo che dà significato e prospettiva all’intero programma di ripresa elaborato in questi giorni dal Governo – come per esempio il completamento dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria -, coniugando al meglio gli obiettivi di crescita sostenibile, innovazione tecnologica e coesione sociale che sono al centro delle politiche di sviluppo dell’Unione Europea”.

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