Ieraci (Cambiamo): “la campagna vaccinale in Calabria mette a nudo tutte le criticità del sistema sanitario”

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Ieraci (Cambiamo): “la campagna vaccinale in Calabria mette a nudo tutte le criticità di un sistema, quello sanitario, che fa acqua da tutte le parti”

“La campagna vaccinale in Calabria mette a nudo tutte le criticità di un sistema, quello sanitario, che fa acqua da tutte le parti. In un anno non si è riusciti a far fronte al “gap” storico, oramai certificato, del disastro in cui versa la sanità nella nostra Regione rispetto al resto dell’Italia. Non solo abbiamo Ospedali “depotenziati” (carenze di personale, posti letto e attrezzature mediche adeguate) ma abbiamo dovuto assistere inerti, nel corso del tempo, alla chiusura di diverse strutture ospedaliere come quella di Siderno che sarebbe dovuta essere riconvertita in ‘Casa della Salute’ ma stenta ad entra in funzione. Si parla tanto di medicina territoriale e di innalzamento dei livelli minimi di assistenza, invece, non si riesce nemmeno a garantire i servizi essenziali.” E’ quanto commenta Roberto Ieraci, Responsabile dell’Area Ionica di Cambiamo!, il partito fondato dal Governatore della Liguria Giovanni Toti. “Emblematico – continua il referente – è il caos sulle vaccinazioni, dove manca un serio piano vaccinale che possa condurre la Calabria alla tanta attesa vaccinazione di massa. Se da una parte il Governo ha previsto la vaccinazione di circa il 70% della popolazione entro luglio, dall’altra, in Calabria ancora non si riesce a capire come ciò possa avvenire visto i dati giornalieri sulle quantità di dosi inoculate”. “Le procedure adottate non ci fanno purtroppo ben sperare. A livello regionale di sicuro si paga l’incertezza ed i tanti tentennamenti di una linea politica che in questo periodo, data anche la difficile situazione sanitaria, avrebbe dovuto essere quanto mai sicura, forte e unitaria. Occorre provvedere- aggiunge – al più presto a mettere in funzione i diversi centri territoriali predisposti per le vaccinazioni in modo tale da velocizzare quanto più possibile la procedura. Serve anche concretamente investire sui medici di base che potrebbero svolgere un ruolo importante visto la conoscenza che hanno del quadro sanitario e patologico dei loro assistiti, magari con la vaccinazione a domicilio per i soggetti più fragili rimasti indietro nella campagna di profilassi. La nostra Regione ha bisogno di azioni concrete che tutelino la salute dei cittadini calabresi, di un vero cambiamento che non ci faccia rimanere agli ultimi posti nella campagna di ripartenza”. “Vorremmo vedere la Calabria – conclude Ieraci – che trasforma il dramma della pandemia in una grande opportunità di rilancio e che attraverso un’attenta programmazione riesce finalmente ad emergere in positivo”.

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