Coronavirus, il virologo Pregliasco: “Astrazeneca? Non si può dare una caratterizzazione di età, si ragiona sul rapporto rischio-beneficio, è una scelta politica più che scientifica”

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Coronavirus: il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario IRCCS Galeazzi di Milano, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Genetica Oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus

L’incremento di rischio è trasversale su tutte le età, come ha detto Ema non si può dare a una caratterizzazione di età”. E’ questo quanto affermato dal virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario IRCCS Galeazzi di Milano, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Genetica Oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.

L’elemento su cui si ragiona è quello del rischio-beneficio rispetto alla proporzionalità dell’età, infatti la Germania ha vietato l’uso negli under 30 perché questa fascia rischia pochissimo di sviluppare la malattia grave per il covid. Scelta politica più che scientifica? Direi di sì, ma vediamola in un’ottica di trasparenza. Se andiamo a vedere i bugiardini dei farmaci, i livelli di rischio sono ben superiori, ma siamo più propensi ad accettarli in un farmaco perché stiamo male e vogliamo guarire mentre nel caso del covid c’è una possibilità di ammalarsi. Seconda dose per chi ha già fatto la prima? Ritengo che ad oggi non vi sia controindicazione nel fare la seconda dose negli under 60, bisogna mantenere e rafforzare le difese immunitarie. Astrazeneca è un vaccino sicuro, il rischio è irrisorio se non vicino allo zero. Mix di vaccini? So che si stanno facendo alcune indagini su un mix di vaccini, ma siamo ancora in una fase preliminare. E’ possibile che si possano mescolare, ma ad oggi non c’è alcuno studio clinico portato a termine. A questo punto credo che per i più giovani saranno utilizzati i vaccini mRna, dobbiamo capire nel prossimo futuro come riorganizzare la campagna vaccinale in funzione delle dosi che avremo la possibilità di avere”.

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