Coronavirus, la situazione migliora: in 12 Regioni numeri da “zona gialla”, soltanto in 3 restano “rosse” [DETTAGLI]

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Coronavirus, i nuovi colori delle Regioni: solo in tre restano rosse

Nuovo calo del valore Rt a livello nazionale. Il dato, secondo quanto emerso nel corso della cabina di regia di stamane, si assesta infatti a 0,85 rispetto a 0,92 della scorsa settimana. nel dettaglio, nel periodo 24 marzo – 06 aprile 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici e’ stato pari a 0,85 (range 0,71- 0,97).

Tre regioni – Val d’Aosta, Puglia e Sardegna – ancora in rosso, la Campania che dovrebbe passare da rosso ad arancione, raggiungendo tutte le altre regioni, anche se 13 di queste sarebbero gia’ da giallo (fascia pero’ temporaneamente cancellata). Questo, a quanto si apprende, l’orientamento della cabina di regia Iss-ministero della Salute sulla base dei dati dell’ultima settimana. Puglia e Val d’Aosta rimangono in rosso per l’alta incidenza, superiore alla soglia dei 250 casi settimanali su centomila abitanti, mentre la Sardegna deve aspettare almeno un’altra settimana con un Rt sotto quota 1,25. Obiettivo gia’ raggiunto dalla Campania, che aspira alla zona arancione, con Rt e incidenza tornati (non di molto) sotto soglia. Valori da potenziale zona gialla, invece, per Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Umbria e Veneto, che dovranno comunque aspettare le decisioni governative delle prossime settimane su un eventuale ripristino della fascia di rischio piu’ basso.

Iss, l’incidenza diminuisce ancora: è pari a 160,5

Questa settimana si osserva ancora una diminuzione della incidenza settimanale, che e’ pari a 160,5 per 100.000 abitanti nel periodo 05/04/2021-11/04/2021 contro 210,8 per 100.000 abitanti nella settimana precedente del 29/03/2021-04/04/2021. Lo evidenzia la bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. L’incidenza resta tuttavia elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti.

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