Coronavirus, i DATI dell’incidenza: Sicilia e Calabria in arancione, ma la situazione è migliore della Campania “zona gialla”

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Il tasso di incidenza permette di leggere l’andamento della pandemia: confrontando i dati delle Regioni si nota un’incoerenza evidente, Calabria e Sicilia sono in “zona arancione” mentre la Campania è gialla nonostante un dato peggiore

La situazione epidemiologica in Italia sta gradualmente migliorando di settimana in settimana. L’indice Rt a livello nazionale si fissa 0.81, molto al di sotto dell’unità, e al tempo stesso cala il tasso di incidenza, che segna 157 casi di Covid-19 per 100.000 abitanti. E’ questo un dettaglio fondamentale per leggere l’andamento della pandemia, che si sta sviluppando in maniera molto diversa per ogni Regione. Il Comitato Tecnico Scientifico ha stabilito nei mesi passati che la “zona rossa” viene dichiarata quando questo indice supera i 250 nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti, mentre per i territori che hanno meno di 50 nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti scatta in automatico la “zona bianca”, in cui cessa il coprifuoco e viene eliminata ogni restrizione.

Osservando in basso il grafico pubblicato dal Dott. Luca Fusaro, basato sulle statistiche fornite dall’Istat, dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, è possibile leggere il dato dell’incidenza dei nuovi casi di Coronavirus ogni 100 mila abitanti nell’ultima settimana (dal 17 al 23 aprile). Le Regioni con l’indice più alto sono Valle d’Aosta (239 nuovi casi ogni 100 mila abitanti) e Puglia (235 nuovi casi), mentre al terzo posto c’è la Campania che, nonostante i 224 nuovi casi, è però in “zona gialla”. E’ questa una decisione incoerente se si osservano i numeri di Basilicata (203), Sicilia (166) e Calabria (162), che sono in “zona arancione” seppur con una situazione più tranquilla.

Altro paradosso è poi il caso della Sardegna, dove il ministro Roberto Speranza ha deciso di prorogare la “zona rossa” per la terza settimana consecutiva: la Regione ha un’incidenza di appena 127 nuovi casi settimanali ogni 100 mila abitanti, esattamente la metà di quelli necessari ad istituire le restrizioni più severe. Se si considera anche il valore Rt, che è di 0.97, l’Isola potrebbe tranquillamente essere classificata in “zona gialla” in base alla situazione epidemiologica, invece è ancora in rosso per scelta politica. Infine, il Molise con appena 80 nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti e l’Umbria (83) sono le due Regioni più vicine alla “zona bianca”, una misura che potrebbe scattare già la prossima settimana (a partire dal 3 maggio) se la situazione dovesse continuare a migliorare.

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