Coprifuoco, l’immunologa Viola attacca: “ragioni più moralistiche che scientifiche, un’ora non fa differenza”

StrettoWeb

L’immunologa Antonella Viola critica la scelta di mantenere il coprifuoco alle 22:00: lo spostamento di un’ora non avrebbe un’influenza negativa

E’ una decisione che ha un sapore moralistico, più che scientifico“. Non fa alcun giro di parole Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova, nel commentare la decisione del governo di mantenere il coprifuoco alle ore 22:00 anche a partire dal 26 aprile, giorno delle ‘riaperture’. Una scelta che StrettoWeb ha discusso ampiamente in un apposito editoriale.

Tornando alle affermazioni rilasciate via social da Antonella Viola, la scienziata ha spiegato di condividere le scelte del governo. “Riaperture graduali, basate su priorità (la scuola) e rischio limitato (locali all’aperto). Non sono però d’accordo sulla decisione di mantenere il coprifuoco alle 22: spostarlo solo di un’ora sarebbe stato importantissimo per i ristoratori, che avrebbero potuto contare su 2 turni di cena – sottolinea la scienziata – A fronte di un vantaggio tutto da discutere e dimostrare in termini di contenimento del contagio (ci sono persino discussioni sull’utilità in toto del coprifuoco, figuriamoci se possiamo dimostrare che un’ora fa la differenza), il danno per le categorie coinvolte è certo e pesante. E’ una decisione che ha un sapore moralistico più che scientifico“.

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