L’attesa continuerà ancora per qualche giorno. Sarà una Pasqua, è il caso di dirlo, di passione per Piera Maggio, mamma della piccola Denise Pipitone, bimba scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004. Ben 17 anni dopo, il caso che tenne (e tiene ancora oggi) l’Italia con il fiato sospeso, si riapre grazie ad una segnalazione di una telespettatrice russa residente in Italia. La donna, guardando “Pust’ govoryat” (Lasciateli parlare), programma tv russo che dà voce a storie personali e appelli tv, ha notato una straordinaria somiglianza fra una ragazza in cerca della madre e Piera Maggio. Il caso è stato approfondito da ‘Chi l’ha visto?’ e da qualche giorno ormai non si parla d’altro.
La ragazza in questione, Olesya Rostova, è stata rapita da bambina ad appena 4 anni, nel 2005: stessa età ed arco temporale in cui Denise Pipitone è scomparsa. La ragazza ha vissuto in un campo rom con una zingara, elemento molto dibattuto durante le indagini degli inquirenti italiani che fin da subito hanno seguito la ‘pista nomade’. L’identità che ha oggi le è stata data in un orfanotrofio, dunque quello di Olesya Rostova non è il suo vero nome e del suo passato non c’è alcuna traccia o documento ufficiale. La ragazza ha rivolto un appello alla vera madre alla tv russa che sta collaborando con l’avvocato della famiglia di Denise dopo la viralità avuto dal caso in Italia.
Solo il test del Dna potrà confermare se Olesya sia realmente Denise. Prima di effettuarlo però, dovrà esserci una corrispondenza del gruppo sanguigno della ragazza e della piccola siciliana: senza di esso, è inutile andare avanti, sarà evidente che non si tratti della stessa persona. Una comunicazione abbastanza semplice da inviare e da ottenere, l’avvocato Frazzitta ha parlato di banale messaggio su WhatsApp di pochi secondi: tale comunicazione però non è ancora arrivata. Il motivo? La tv russa, dopo qualche giorno di attesa, ha deciso che comunicherà personalmente l’esito il lunedì di Pasquetta (5 aprile), nella prossima, attesissima, puntata del programma “Pust’ govoryat”.