Calabria, Spirlì scrive una lettera al premier Draghi: “azzeri il debito della Sanità, è l’occasione per restituire dignità ai cittadini”

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Sanità in Calabria, la lettera del presidente Spirlì al premier Draghi, affinché voglia occuparsi in prima persona ed azzerare il debito

Il governatore della Regione Nino Spirlì ha rivolto un appello al premier Mario Draghi per ottenere l’azzeramento del debito che attanaglia il servizio sanitario della Calabria. Una lettera indirizzata al Governo centrale, dopo che due settimane fa si era personalmente recato a Roma per incontrare diversi ministri: così il governato si sta battendo per cambiare la gravissima situazione in cui versa la Sanità calabrese, macchiata da conti in profondo rosso e un commissariamento che in undici anni è riuscito soltanto a far lievitare i debiti. L’Asp di Reggio Calabria ha un disavanzo che è arrivato addirittura al miliardo di euro. Una cifra a cui si aggiungono i deficit delle altre Aziende sanitarie calabresi, che non navigano in buone acque. Spirlì ha chiesto anche un incontro al presidente del Consiglio, un messaggio condiviso da esponenti politici del centrosinistra e del Movimento 5 stelle, ma anche dall’attuale commissario dell’Asp di Reggio, Gianluigi Scaffidi, affinché voglia occuparsi in prima persona della drammatica situazione: “La pandemia ha fatto emergere in tutta la loro drammaticità l’incapacità del sistema sanitario regionale ad offrire livelli minimi di assistenza sanitaria. Il Piano di rientro del disavanzo della spesa sanitaria della Regione Calabria, risale al 17 dicembre del 2009 e prevedeva una serie di interventi da attuare nel biennio, finalizzati a ristabilire l’equilibrio economico-finanziario. Ma così non è stato. Troppe le criticità e le inadeguatezze e soprattutto il mancato adempimento previsto dallo stesso Piano. I dati che emergono in tutta la loro gravità ci dicono che in questi anni di commissariamento il deficit accumulato dal servizio sanitario regionale non è diminuito. Ho avuto modo di condividere le sue parole quando ha affermato che: ‘nei momenti più difficili della nostra storia, l’espressione più alta e nobile della politica si è tradotta in scelte coraggiose, in visioni che fino a un attimo prima sembravano impossibili’. In un tempo in cui per salvare il nostro paese da una pesante crisi, sono stati messi da parte i più estremi egoismi identitari non può esservi occasione migliore per porre rimedio alle ingiustizie e ridare la dignità che meritano i cittadini calabresi”.

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