Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, il Ministro Giovannini si autosmaschera: “completata entro il 2030”, ma per il Ponte sullo Stretto non parlò così…

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Giovannini: “nel 2030 completeremo la Salerno-Reggio Calabria”, ma il Ponte sullo Stretto sottolineava che l’infrastruttura avrebbe dovuto essere messa in opera entra il 2026. Ecco i due motivi per cui il ministro si è smentito da solo

Il Governo italiano ha perso tempo sulla vicenda legata al Ponte sullo Stretto, è una storia questa ormai nota. Scuse se ne sono sentite di tutti i colori in questi mesi, addirittura l’esecutivo Conte aveva istituito una Commissione di esperti che potesse valutare proposte alternative (non esistono), come ad esempio un tunnel sottomarino, ed ancora non ha presentato alcuna risposta. Ieri, però, ecco la prova provante. “Entro il 2030” la tratta ferroviaria della Salerno-Reggio Calabria sarà tutta ad Alta Velocità e ad alta capacità”: lo ha assicurato proprio il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso di un’intervista a Settestorie, programma in onda il lunedì sera su Rai1. Giovannini ha spiegato che il Pnnr prevede la “conclusione entro il 2026 di alcune tratte, poi nel 2030 tutto, della Salerno-Reggio Calabria di alta velocità e alta capacità. Vuol dire che una volta completata, da Roma si arriverà a Reggio Calabria nello stesso tempo che oggi ci vuole per andare da Roma a Torino”. I più attenti comunque ricorderanno che in riferimento al Ponte sullo Stretto di Messina non affrontò la questione nello stesso modo. Per il collegamento stabile tra Scilla e Cariddi infatti, il ministro spiegò che l’infrastruttura non poteva essere inserita all’interno del Recovery Plan perché “l’opera non può entrare in esercizio entro il 2026”.

Si tratta dunque di un’auto-smentita per due motivi: il primo perché l’Europa non impone una precisa scadenza temporale per il completamento dell’infrastruttura, ed in ogni caso il Governo italiano avrebbe potuto chiedere una deroga, come proposto dal Sindaco Cateno De Luca; il secondo perché il Ponte sullo Stretto potrebbe essere costruito nel giro di quattro anni, su conferma dell’amministratore delegato di WeBuild, Pietro Salini. In ogni caso, poco male. Le Regioni Sicilia e Calabria il collegamento stabile potrebbero senza troppi problemi costruirselo da sole, senza chiedere l’intervento dello Stato e senza spendere cifre esorbitanti come invece si potrebbe pensare. Ma adesso almeno la verità è venuta a galla…

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