Vaccini e bella stagione, dal Governo segnali di ripartenza dopo Pasqua. Draghi: “Cominciamo a pianificare riaperture, a partire dalla scuole” [VIDEO]

StrettoWeb

Segnali di riapertura dal Governo dopo Pasqua: anche il premier Draghi conferma il ritorno dei bambini a scuola in zona rossa

La curva dei contagi da Coronavirus comincia a scendere, la campagna vaccinale prosegue anche se ancora con tanti intoppi e la bella stagione si avvicina. Questi sono i motivi principali per cui, dal Governo, si comincia a pensare alle riaperture delle attività, a partire dalle scuole. Dopo l’invito ieri del ministro Bonetti a riaprire gli istituti scolastici in zona rossa dopo Pasqua, tanti altri colleghi si sono allineati al suo pensiero, e di questo ha parlato anche il premier Draghi“Mentre la campagna di vaccinazione prosegue – ha detto il presidente del Consiglio in aula al Senatoè bene cominciare e pensare e a pianificare le riaperture. Noi stiamo guardando attentamente i dati sui contagi ma, se la situazione epidemiologica lo permette, cominceremo a riaprire la scuola in primis. E cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo subito dopo Pasqua”.

Lo stesso Draghi ha poi approfondito il discorso relativo alle vaccinazioni: “Dobbiamo fare tutto il possibile per una piena e rapida soluzione della crisi sanitaria – ha spiegato – Abbiamo quattro vaccini sicuri ed efficaci. Tre sono già in via di somministrazione, mentre un quarto, quello di Johnson & Johnson, sarà disponibile da aprile. Ora il nostro obiettivo comune deve essere quello di vaccinare più persone possibile, nel più breve tempo possibile. L’accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati. Nelle prime tre settimane di marzo, la media giornaliera delle somministrazioni è stata di quasi 170.000 dosi al giorno, più del doppio che nei due mesi precedenti. Questo è avvenuto nonostante il blocco temporaneo delle somministrazioni di AstraZeneca, che sono state in parte compensate con un aumento delle vaccinazioni con Pfizer. Ma il nostro obiettivo è portare presto il ritmo di somministrazioni a mezzo milione al giorno. Accelerare con la campagna vaccinale è essenziale per frenare il contagio, per tornare alla normalità e per evitare il sorgere di nuove varianti – ha aggiunto Draghi – se paragonate al resto d’Europa, le cose qui già ora vanno abbastanza bene. Per vaccini fatti, l’Italia è seconda dopo la Spagna, ma per i noti motivi l’Unione Europea si colloca dietro molti altri Paesi”.

Draghi si è anche soffermato sulla famosa “carte verde” in riferimento ai viaggi: “La Commissione europea ha presentato una proposta volta a creare un ‘certificato verde digitale‘ per permettere una libera e sicura circolazione dei cittadini nell’Ue. L’obiettivo è dare, entro 3 mesi, un certificato digitale a coloro che sono stati vaccinati, che hanno effettuato un test diagnostico per il SARS-CoV-2, o che sono guariti. La libertà di movimento deve andare di pari passo con la garanzia della salute. Occorre raggiungere questo obiettivo però senza discriminazioni e nel rispetto della tutela dei dati sensibili dei cittadini europei”.

Draghi ha ribadito come sia “cruciale” vaccinare prima gli anziani e fragili e “per quanto riguarda la copertura vaccinale di coloro che hanno più di 80 anni, persistono purtroppo importanti differenze regionali, che sono molto difficili da accettare. Mentre alcune Regioni seguono le disposizioni del Ministero della Salute, altre trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale. Dobbiamo essere uniti nell’uscita dalla pandemia come lo siamo stati soffrendo, insieme, nei mesi precedenti. Tutte le regioni – ha ribadito – devono attenersi alle priorità indicate dal Ministero della Salute. Sono pienamente consapevole che solo con una sincera collaborazione tra Stato e Regioni, in nome dell’Unità d’Italia, il successo sarà pieno”.

Riaperture, il ministro dell’Economia Franco: “Tra maggio e giugno ritorno alla normalità”

Alle parole del premier su vaccini e riapertura hanno fatto seguito quelle di diversi ministri. Come quello dell’economia, Daniele Franco: “Pensiamo che dopo la Pasqua la situazione migliorerà gradualmente – ha detto – e poi ci muoveremo con gradualità verso una situazione più normale a maggio e giugno: questo grazie alla disponibilità dei vaccini e all’aiuto che arriva dalla stagione più calda“.

Riapertura scuole, il ministro dell’Istruzione Bianchi: “I più piccoli che devono essere i primi a poter tornare”

“Lavoriamo giorno e notte per poter riaprire”, sono state invece le parole del ministro dell’Istruzione Bianchi durante l’incontro in videoconferenza con Comuni e Province. La questione scuola è stata anche al centro di un vertice a palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi, il ministro della Salute Roberto Speranza e gli esponenti del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli e Silvio Brusaferro; una riunione interlocutoria nel corso della quale non si sono prese decisioni ma si è cominciato a ragionare su come intervenire dopo Pasqua su un tema che lo stesso presidente del Consiglio considera centrale. Bianchi, nel suo intervento con Anci e Upi, ha ricordato anche di aver chiesto, in sede di Consiglio dei ministri, che le scuole siano le prime a riaprire, quanto prima, in condizioni di sicurezza, “a partire dai più piccoli che devono essere i primi a poter tornare”.

Riaperture, Toti: “Il Paese dopo Pasqua deve riaprire tutto, scuole, bar, ristoranti, palestre, piscine, teatri, musei”

A fargli eco è il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, secondo il quale le scuole vanno riaperte “subito dopo Pasqua”. Tra i più convinti sostenitori del ritorno alla didattica in presenza è il presidente della Liguria, Giovanni Toti. Il Paese dopo Pasqua deve riaprire tutto, scuole, bar, ristoranti, palestre, piscine, teatri, musei, dobbiamo pensare di riaprire a partire dalle scuole”, ha detto il governatore.

Riaperture, Fabio Rampelli: “Il Governo cessi i cinguettii e riapra le scuole anche in zona rossa”

“Le parole del premier Draghi sulla possibilità di ‘riaprire le scuole primarie e dell’infanzia anche in zona rossa dopo Pasqua’ non restino solo un annuncio ma si trasformino in un atto concreto. Dal Conte II all’ultimo Decreto sulle restrizioni abbiamo assistito a tutto e il contrario di tutto”. E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi. “Mentre si chiudevano le scuole, che a detta della scienza non sono il primo anello del contagio da Covid, sono stati lasciati aperti i parchi pubblici dove bambini e ragazzi si riversano spesso senza alcuno di quei controlli che sono al contrario garantiti dal sistema scolastico e da quello socio educativo. Un paradosso che costringe senza motivo in casa oltre 7 milioni di alunni. Il Governo cessi i cinguettii e riapra le scuole anche in zona rossa”.


Condividi