Reggio Calabria: è morto Emilio Campolo, il cordoglio di Giuseppe Agliano

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Reggio Calabria, Agliano: “con Emilio ci conoscevamo da giovani, amicizia che si è consolidata con la frequentazione in occasione delle tante iniziative, dei tanti progetti e delle tante manifestazioni curate insieme fin dagli anni 2000”

“Il dott. Emilio Campolo, già responsabile dell’area educativa delle carceri di Reggio Calabria e da poco in pensione, ha lasciato improvvisamente e repentinamente questa vita terrena con la riservatezza che lo ha sempre contraddistinto, vittima anche lui della subdola malattia del secolo che da ormai più di un anno ci impedisce anche di darci una stretta di mano. Con Emilio ci conoscevamo da giovani, amicizia che si è consolidata con la frequentazione in occasione delle tante iniziative, dei tanti progetti e delle tante manifestazioni curate insieme fin dagli anni 2000, lui in qualità di educatore carcerario e da me in qualità di amministratore della città. Sempre disponibile, sempre professionale, sempre pronto a perorare qualunque attività che potesse essere utile al reinserimento e al riscatto sociale di quanti si trovavano in regime di detenzione”, è quanto scrive in una nota Giuseppe Agliano, consigliere e assessore comunale dal 1995 al 2010 e  Vicepresidente Consiglio Nazionale Associazioni Sportive Sociali Italiane. “Uomo mite, buono, umile, con un sorriso disarmante. Per lui, il suo non era semplicemente un “lavoro” ma uno strumento per essere d’aiuto a chi ne aveva bisogno ed a cui aveva dedicato la sua vita. Tantissime le iniziative realizzate nella casa circondariale di Reggio e, prima della conclusione di ognuna, già chiedeva cosa si potesse fare dopo. Ricordo il suo compiacimento per essere riusciti ad organizzare un torneo di calcio e diverse attività artistico-culturali fra le mura di S. Pietro; la sua gioia per lo storico concerto di Franco Califano; le sue concitate telefonate in attesa che arrivassero gli alberi di natale donati per molti anni dall’associazione “Luglio ‘70”; la sua immancabile collaborazione per le recenti iniziative ad Arghillà; la sua amarezza e il suo sconforto quando molte attività venivano bloccate o bocciate. Non ce lo aspettavamo Emilio, non così. Senza nemmeno un ultimo tuo sorriso, senza nemmeno un saluto, senza nemmeno dirti grazie. Mi associo al dolore dei familiari esprimendo i sensi del mio profondo cordoglio. Fai buon viaggio…ciao Emilio”, conclude la nota.

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