Coronavirus, “a Taormina la Pasqua 2021 è fallita”: il numero dei contagi è crollato, ma molti alberghi sono chiusi e le prenotazione faticano a decollare

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Taormina ospita solitamente milioni di turisti ogni, ma con la pandemia del Coronavirus la situazione appare molto più complicata

Taormina è un vanto per la Sicilia e l’intero Sud Italia, una meta gettonata per molti turisti residenti all’estero. Eppure anche la “Perla” situata in provincia di Messina, ai piedi del Vulcano Etna, sta affrontando un periodo di pesante crisi a causa della pandemia del Coronavirus che ha frenato gli spostamenti in tutto il mondo. “A prescindere dai provvedimenti del governo Draghi sapevamo già che la Pasqua 2021 a Taormina sarebbe stata un fallimento”, sono le parole del Sindaco Mario Bolognari, riportate da MessinaToday. Quasi tutti gli alberghi infatti sono chiusi e le prenotazione sono davvero pochissime, nonostante la situazione epidemiologica nel Comune (in generale in tutta l’Isola) non destino particolari preoccupazioni. “Taormina vive di turismo estero e non con il movimento locale che ben venga ma economicamente non apporta chissà cosa – dichiara ancora il primo cittadino – paradossalmente vediamo un po’ di stranieri che hanno raggiunto la nostra città ma sono pochi e pernottano nei B & B o in altre strutture ricettive restando pochi giorni, sono numeri insignificanti, purtroppo bisogna attendere maggio e giugno per capire se la campagna vaccinazioni farà cambiare trend, al momento la situazione turistica a Taormina è disastrosa, da due settimane abbiamo raggiunto quota 0 di nuovi contagi e questo ci fa piacere”. Intanto è importante ricordare la riapertura nei giorni scorsi del Teatro Antico dopo quattro mesi di chiusura e dall’inizio dei lavori per il rifacimento della pavimentazione nell’ingresso di via Teatro Greco: i visitatori potranno accedere all’area monumentale da via Bagnoli Croce, percorrendo lungo i fianchi della collina il cosiddetto “Sentiero di Goethe”, suggestivo percorso pedonale per ascendere al luogo passeggiando tra la macchia mediterranea e gli ulivi secolari, che da sempre conduce i viaggiatori stranieri alla spettacolare scoperta del grande teatro.

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