Calabria, scuole chiuse in zona gialla. Monta la protesta a Cosenza, i bambini scrivono a Spirlì: “Perché le chiudi?”

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Scuole chiuse in zona gialla in Calabria, a Cosenza monta la protesta degli studenti contro il presidente f.f. Nino Sprilì

Manifestazione questa mattina a Cosenza contro la decisione di chiudere le scuole. Genitori e bambini si sono ritrovati nel piazzale antistante un istituto cittadino per disegnare e giocare insieme in segno di protesta all’ordinanza del presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì di sospendere la didattica in presenza di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia a esclusione di nidi e micronidi.

“La didattica a distanza – ha dichiarato Massimo Ciglio, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo via Roma/Spirito Santo – non è scuola, non è formazione e non è educazione per i nostri ragazzi. Questo provvedimento secondo noi è iniquo, perché da settembre ad oggi abbiamo rilevato solo 12 casi portati da fuori, segno che i dispositivi e le misure di sicurezza prese funzionano. Non sappiamo su quali dati il provvedimento sia stato preso, ovviamente come scuola lo rispettiamo, ma siamo felici che i genitori abbiano reagito organizzando questa forma di protesta perché la scuola deve essere fatta in presenza”.

Gli alunni hanno invece risposto alla protesta disegnando una scuola aperta e chiedendo – in forma scritta, tramite lettera – di poter ritornare in aula: “Caro signor Spirlì – ha scritto uno di loroperché chiudi le scuole? Se io fossi in te di sabato e domenica vaccinerei gli insegnanti e farei i tamponi agli alunni. A me piace andare a scuola perché voglio vedere i miei compagni e non mi piace la DaD perché se mi disconnetto non so cosa dice la maestra”.

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