Reggio Calabria: sit in denuncia per ritardi erogazione rimborsi delle cure mediche
“Siamo esasperate, abbiamo iniziato lo sciopero della fame e della sete e non andremo via se non saremo ricevute dai responsabili dell’Asp di Reggio Calabria per porre fine a questa situazione assurda che va avanti da oltre due anni“. Cosi’ alla Dire la signora Angela Villani dell’associazione Il volo delle farfalle, impegnata con altre 13 mamme di bambini autistici, in un sit-in di protesta di fronte l’ingresso della direzione generale dell’Asp di Reggio Calabria.
“Dopo le ordinanze del Tribunale, dopo tante lotte e la presa di coscienza dell’Asp e dei commissari – aggiunge – abbiamo immaginato che il diritto alle cure per i nostri figli prendesse concretezza. Ma cio’ non avviene, si passa da un ufficio all’altro, da un impiegato all’altro, da infinite pec e comunicazioni certificate e inviate dal nostro legale Stefania Peda’, senza riscontro. Vorremmo precisare che si tratta di un diritto alle cure, diritto sancito da un Tribunale a favore dei nostri bambini. Non possiamo rivolgerci sempre alle forze dell’ordine per segnalare – conclude – i ritardi nell’erogazione dei rimborsi delle cure mediche per i nostri figli“.
Reggio Calabria, l’amministrazione in piazza con le famiglie de “Il volo delle farfalle”. L’assessore Demetrio Delfino: “rivendicazioni sacrosante. Vicinanza completa ad assoluta ai genitori dei bimbi autistici”. Il presidente della commissione welfare Carmelo Romeo: “facciamo nostra la loro battaglia”
«Domani – hanno spiegato a margine della manifestazione – alcuni rappresentanti dell’associazione saranno ricevuti e auditi in Commissione, a Palazzo San Giorgio, affinché l’Ente possa prendere una visione quanto più completa possibile della situazione e, di conseguenza, cercare di agevolare un’interlocuzione quanto mai indispensabile».
«Non v’è dubbio – hanno concluso Delfino e Romeo – che ci troviamo in presenza di cittadini che vivono disagi estremi. È quindi un dovere morale, ancor prima che politico o amministrativo, fare il possibile per rendere la loro quotidianità più semplice, a partire proprio dalla ricerca di risposte adeguate e concrete a circostanze particolarmente complesse. La nostra non è solo una battaglia di testimonianza, ma una vicinanza completa ed assoluta nei confronti di chi ha il sacrosanto e legittimo diritto di vivere bene”.