A Reggio Calabria il seminario dal titolo “Arte nelle cinque dimensioni”

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Reggio Calabria: nell’ambito della rassegna della Settimana della Cultura e delle attività del Laboratorio dello Stretto, oggi si parte con il seminario dal titolo “Arte nelle cinque dimensioni”, a cura del Prof. Marcello Francolini

Nell’ambito della rassegna della Settimana della Cultura e delle attività del Laboratorio dello Stretto, oggi si parte con il seminario dal titolo “Arte nelle cinque dimensioni”, a cura del Prof. Marcello Francolini, con Sessione sulla pratica dell’arte, che proseguirà sabato 20 marzo 2021 con Sessione sulla teoria dell’arte, dalle ore 10:00 alle 17:00 (pausa pranzo 13:00-14:00). Fulcro dell’appuntamento formativo, riportare al centro dell’Accademia le problematiche concrete dell’arte attuale e costruire un dialogo diretto con quegli artisti che operano nella scena artistica contemporanea, com’è il caso specifico di Gian Maria Tosatti, classe 1980. Artista associato alla Galleria Lia Rumma, una tra le dieci più influenti al mondo. La sua è una poetica del site specific, installazioni per interi edifici e aree urbane che raccontano qualcosa a proposito della comunità a cui si radica. Nel 2015 la rivista internazionale ArtReview lo ha inserito nella lista dei 30 artisti più interessanti della sua generazione (Future Greats). Ma Tosatti è anche editorialista per il Corriere della Sera, per la rivista Opera Viva, oltre a scrivere saggi sull’arte e la politica. Quindi un artista plurimo con cui sarà necessario confrontarsi per comprendere non solo la sua poetica, ma anche lo Stato attuale dell’arte rispetto alle pratiche e alle teorie che lo alimentano. Il Seminario sarà diviso in due giornate, la prima relativa alla pratica dell’arte e la seconda alla teoria dell’arte. Nella prima giornata Gian Maria approfondirà in diretta, il lavoro che attualmente sta ideando e costruendo a Istanbul (Turchia). L’Episodio di Istanbul – che arriva dopo gli episodi di Odessa, Catania, Riga e Cape Town – è il nuovo episodio del progetto intitolato Il mio cuore è vuoto come uno specchio, un’opera itinerante che indaga la crisi della democrazia e la conseguente scomparsa della civiltà occidentale, nata nell’Atene di Pericle.

A seguire alcuni cenni biografici dei relatori

Curatore – Professore Marcello Francolini – Nato a Firenze nel 1984, è critico d’arte e curatore indipendente. Laurea in Storia e Critica dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno, o come ama definirsi “ultimo laureando del Prof. Angelo Trimarco”.
Attualmente, insegna Storia dell’arte Contemporanea, nel Corso di Pittura e Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Ha curato la mostra Bruno Munari, I Colori della Luce, insieme a Miroslava Hajek, con il patrocinio della Regione Campania, Scabec e Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Museo MADRE, organizzata presso la Fondazione Plart di Napoli. Per lo stesso Plart, è stato consulente scientifico per l’organizzazione di diversi eventi d’arte fino al 2019, tra cui un progetto per una nuova collezione d’opere d’arte della Fondazione Banco di Napoli. Nell’attività curatoriale predilige un approccio costruttivo e progettuale, coinvolgendo gli artisti di volta in volta chiamati, a misurarsi con problematiche relative all’attuale. È il caso del progetto di residenza Dispositio ex Clausione Linearum, organizzato presso il MUDIMA Museo Diocesano di Salerno, che ha portato tre artisti a realizzare un Trittico della Società della Stanchezza, entrato poi nella collezione permanente del Museo (2018). Curatore del Progetto Primo Mercato (2017) presso la Galleria Spazio Nea di Napoli, segnalato anche sul “Il Manifesto” e “La Repubblica”. Ha collaborato con Francesca Barbi Marinetti presso la D.D’arte s.r.l. di Roma come organizzatore di eventi e come promotore culturale de Futurismo. Ha curato il progetto Linea di Contorno esponendo oltre ad una sezione di artisti emergenti, la collezione Fabio e Leo Cei di Outsider Art, a Salerno nel 2016. È presente con Progetti di curatela presso Setup Contemporary Fair di Bologna, per l’edizione 2017 (Leonarda Cianciulli-La saponificatrice di Correggio) e l’edizione 2016 (Dis-Orientarsi). Ideatore del programma radiofonico Cattivi Maestri presso l’Unisound dell’Università degli Studi di Salerno nel 2015; In Albania, a Tirana, ha curato la mostra CorpoeCorpi (2015); Sempre in Albania, ha tenuto due Seminari sul Futurismo e sull’intellettuale di tipo nuovo con l’Istituto Italiano di Cultura (2013), segnalato sul Corriere della Sera. Collabora attivamente per la rivista d’arte Exibart. Suoi contributi sono presenti anche in altre riviste come, Flash Art, Juliet Art e Biourbanismo.com. Ha curato diversi cataloghi d’arte per case editrici come Gangemi, Carlo Cambi Editori, Iemme Edizioni.

Esperto – Artista di chiara fama – Gian Maria Tosatti – Nasce a Roma nel 1980. Vive e lavora tra Napoli e New York. Ha completato la sua formazione in campo performativo presso il Centro di Sperimentazione e Ricerca Teatrale di Pontedera. Nel 2005 torna a Roma per intraprendere un viaggio nel campo della connessione tra architettura e arti visive, realizzando principalmente grandi installazioni site-specific. I suoi progetti, di solito, sono indagini a lungo termine sul concetto di identità, sia sul piano politico che spirituale. I primi cicli di opere che hanno sviluppato sono “Devozioni” (2005-2011) – dieci installazioni per dieci edifici a Roma sugli archetipi dell’era moderna – e “Paesaggi” (2006), un progetto di arte pubblica nelle aree del Conflitto. (2011), basato sull’individuazione degli archetipi dell’epoca contemporanea, e le “considerazioni…”, un ciclo dedicato agli enigmi che risiedono nella memoria personale. Tra il 2013 e il 2016, la sua ricerca si è concentrata su un’opera in sette parti che ha abitato l’intera città di Napoli dal titolo “Sette stagioni dello spirito”. Tosatti è anche giornalista. È stato direttore del settimanale “La Differenza” e ha collaborato con molti giornali italiani come editorialista. È editorialista di Artribune e scrive di Opera Viva. Scrive saggi di arte e politica. Nel 2011 ha curato RELOAD, prototipo di intervento culturale urbano sul riuso temporaneo di spazi improduttivi ed è il fondatore del progetto “La Costruzione di una Cosmologia”. Il suo lavoro è stato esposto al Hessel Museum del CCS BARD (New York – 2014), al Museo MADRE, (Napoli – 2016), al Lower Manhattan Cultural Council (New York – 2011), alla Galleria Nazionale (Roma – 2017), al Petah Tikva Museum of Art (Petah Tikva – 2017), al Museo Archeologico di Salerno (Salerno – 2014) American Academy in Rome (Roma – 2013), Museo Villa Croce (Genova – 2012), Palazzo delle Esposizioni (Roma – 2008), Chelsea Art Museum (New York – 2009), BJCEM (2014), tra gli altri.

Il corso sarà erogato in diretta sui canali dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria (FB, Instagram, Youtube).

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