Sicilia, niente seconda dose ai ‘furbetti del vaccino’: arriva la conferma del Tar

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Il Tar conferma il provvedimento di Razza-Musumeci: niente seconda dose di vaccino ai ‘furbetti’ che avevano anticipato il proprio turno

Lo scorso 28 gennaio, attraverso un provvedimento adottato dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, era stato stabilito che i ‘furbetti del vaccino‘, persone che a Sicli (Ragusa) avevano anticipato il proprio turno ricevendo la prima dose di vaccino, non avevano diritto alla seconda. Nelle ultime ore è arrivata la sentenza del Tar della Sicilia che ha confermato tale provvedimento.

Il presidente della sezione di Catania del Tribunale amministrativo, Federica Cabrini, intervenuta in forma monocratica proprio per l’urgenza addotta dagli autori dei ricorsi, ha infatti ritenuto insussistenti sia il “fumus boni iuris” che il “periculum in mora”: non sussiste una parvenza di un ragionevole diritto nè un vero fattore di rischio nel non somministrare la seconda dose. I ‘furbetti’ dunque non potranno ricevere la seconda dose e, quando arriverà il loro turno (senza saltare la fila questa volta), dovranno nuovamente ricevere la prima e solo successivamente il richiamo. I ricorrenti – scrive il giudice Cabrini – “assumono (ma non fornendo alcun principio di prova) che, in mancanza (del richiamo, ndr), potrebbero verificarsi effetti gravemente dannosi per la loro salute, per il mancato completamento e per il rischio di essere nuovamente sottoposti a un secondo ciclo vaccinale composto da altre due dosi“.

vaccino anti-CovidNella sentenza del Tar si legge che: “non risultano evidenze scientifiche di eventuali rischi, se non quello della possibile inefficacia del vaccino, effetto che riporterebbe i ricorrenti alla situazione quo ante a quella determinata dall’aver avuto accesso alla prima dose, pur non avendone diritto. Il danno paventato – conclude il provvedimento monocratico del Tar Sicilia – è allo stato meramente ipotetico, non essendo dato sapere se e quando i ricorrenti saranno convocati per la somministrazione del vaccino nel rispetto delle previsioni del Piano strategico e non essendovi alcuna evidenza scientifica che l’effetto della prima dose vaccinale possa perdurare nel tempo“. Così, “nel bilanciamento del contrapposto interesse, che non è quello del risparmio di spesa, come indicato in ricorso, ma quello di garantire il regolare proseguimento della campagna vaccinale nei confronti degli aventi diritto, tenuto conto del contingentamento del numero delle dosi di vaccino, l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dai ricorrenti va respinta“.

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha commentato: “la decisione del Tar Catania conferma la nostra valutazione e il valore non solo etico della scelta adottata. Siamo impegnati nella fase più importante della emergenza, quella della vaccinazione, e non sono ammesse scorciatoie. Da domani si parte anche in Sicilia con AstraZeneca e spero che presto riusciremo ad avere più dosi di vaccino per mettere in sicurezza tutti gli anziani, le persone fragili e le categorie più esposte. Mi aspetto che tutti facciano il loro dovere e che i risultati raggiunti nella vaccinazione sulla popolazione sanitaria possano essere un modello da replicare”.

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