Reggio Calabria, maxi rissa fra giovanissimi: in 40 armati di mazze e catene, scene da guerriglia

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Reggio Calabria, maxi rissa nel pomeriggio di ieri fra giovanissimi: circa 40 fra ragazzi e ragazze, armati di mazze e catene, hanno scatenato il caos

Scene di vera e propria guerriglia quelle viste ieri pomeriggio a Campo Calabro. A darne notizia oggi è stata l’amministrazione comunale che ha descritto quanto accaduto come “inqualificabile atto di violenza collettiva“. Fra le 17:15e le 17:45, presso Piazza Martiri di Nassiriya, circa una 40ina di giovanissimi ragazzi e ragazze, molti dei quali minorenni, si sono dati appuntamento arrivando con scooter e minicar stando ai rapporti emessi dalla polizia. Armati di mazze, bastoni, catene e con indosso i caschi come protezione, hanno dato vita ad una vera e propria rissa da strada le cui immagini sono state riprese dalle telecamere di videosorveglianza del Comune ed acquisite stamattina dalle forze dell’ordine nella centrale di sorveglianza della Polizia Locale. Diversi i feriti. Il più grave, colpito alla testa, con trenta giorni di prognosi. I ragazzini, secondo i primi accertamenti, provenivano quasi tutti da centri vicini: i particolare da Villa San Giovanni, o dalle frazioni reggine di Archi e Catona. Su quanto è accaduto indaga la Polizia.

Si tratta di un episodio che ha colto di sorpresa e stupito l’intera comunità campese – si legge nel comunicato – una comunità pacifica, operosa e solidale nella quale mai a memoria recente si sono verificato episodi del genere ed in particolare poi che vedono protagonisti i giovani. Certa di interpretare il comune sentire della popolazione, l’Amministrazione Comunale – è scritto – condanna fermamente questo atto dissennato, assicura ogni collaborazione affinchè i responsabili siano indentificati e perseguiti dalla legge e si impegna a proseguire intensificandola la propria azione a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini, dei luoghi e spazi pubblici. Sappiano quanti hanno scambiato le nostre strade e le piazze per il far west che Campo Calabro ne respinge i gesti e ha isolato quanti li hanno compiuti nella sua coscienza civile. Questo atto – secondo l’amministrazione – richiama altresì, in ragione dell’età dei partecipanti, ad una più grande responsabilità di noi tutti, istituzioni, scuola, genitori, cittadini, gruppi ed agenzie educative, associazioni sportive, culturali circa la necessità di impedire che le giovani generazioni, cui èaffidato il futuro di tutti noi, cessino di essere preda di meccanismi, abitudini, consuetudini aggregative che finiscono per allontanarli dalla dimensione della prossimità sulla quale si fonda la convivenza civile“.

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