Reggio Calabria, l’imprenditore Nino Gullì: “La bomba-lavoro è già scoppiata. E siamo solo all’inizio”

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Reggio Calabria, l’imprenditore Gullì: “Nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria, economica e sociale, il Governo si permette il lusso di prendersi una ‘settimana di pausa’ per cincischiare su nomine e poltrone. E nel frattempo l’Italia muore”

“Al Governo cincischiano su poltrone e nomine su chi deve fare il premier, chi il ministro, e nel frattempo l’Italia muore. Per la prima volta dal 1918, dai tempi dell’influenza spagnola (e non è un caso), ci sono stati più morti che nuove nascite. E malgrado la cassa integrazione e il blocco sui licenziamenti, ogni ora 50 persone perdono il loro posto di lavoro”. Lo afferma in una nota Nino Gullì, Imprenditore e fondatore di Clivia Profumi.

“In un anno sono andati in fumo quasi mezzo milione di posti di lavoro e nel solo mese fra novembre e dicembre, quello del Natale, quello in cui l’economia è più in fermento, ne sono stati persi 101.000. Di questi ben 99.000 sono donne! 99.000 su 101.000!!! Mi fa specie persino scriverlo!
Altri 80.000 sono autonomi, la categoria più martoriata e tartassata, che nella maggior parte dei casi non dispone di alcun tipo di ammortizzatore.
Per non parlare dei giovani, il cui tasso di disoccupazione è arrivato a sfiorare il 30% su base nazionale!”

“Per fortuna, in questo frangente Clivia Profumi fa ancora storia a sé. Noi non abbiamo licenziato nessuno e ben l’80% del nostro personale è composto da donne.
In un Paese che non riesce a conciliare donne e lavoro, per noi è un motivo di orgoglio. Ma ovviamente non possiamo bastare!
A Roma si devono svegliare! Non è possibile sperperare i prestiti che pagheranno le future generazioni in mancette, prebende e sprechi di ogni genere come quelli che sta facendo il commissario Arcuri, che ha bruciato miliardi di euro in banchi a rotelle lasciati a prendere polvere, mascherine, primule e vaccini che non arrivano!!!
Al contrario è il momento di prendere in mano la situazione! Va individuata subito una strategia di ripartenza basata sul rilancio delle imprese per ridare lavoro alle persone e sulle infrastrutture per connettere le aziende che operano in territori svantaggiati con quelli più produttivi. Vanno tagliate le tasse su aziende e imprenditori. Vanno sostenute le famiglie. E soprattutto bisogna riorganizzare immediatamente e in maniera incisiva la sanità! Basta con i commissariamenti che non hanno fatto altro che peggiorare la situazione! Basta con queste primule che presto o tardi andranno smantellate! Piuttosto si riaprano immediatamente gli ospedali abbandonati, si riparta subito con le assunzioni del personale medico-infermieristico! Fermiamo la spirale del turismo sanitario che non fa altro che impoverire il Mezzogiorno! E infine basta coi giochetti di Palazzo!!! L’Italia muore, la gente muore, e non possiamo permetterci di restare a guardare!!!.

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