Con la missiva del 4 novembre 2020, la FEDERCONSUMATORI rappresentata dal presidente Macrì e l’ADOC rappresentata dal presidente Puleo sottoponevano all’attenzione del signor Sindaco l’opportunità di valutare, in fase di approvazione bilancio, una necessaria rimodulazione (in diminuzione) della Tari 2020 in considerazione della qualità del servizio ben lontano dagli standard normali previsti. A supporto della richiesta facevano riferimento alla giurisprudenza oramai consolidata che, nel sancire l’obbligatorietà del pagamento del servizio, ne attenuava il diritto d’imposizione al verificarsi di disservizi, reiterati, in violazione della qualità e della tempistica prevista dall’ordinato svolgimento del programma organizzativo : “DIFFERENZIAMOLA” porta a porta. Aggiungeremmo anche le grosse difficoltà sanitarie/economiche/sociali che la pandemia sta provocando ai meno ambienti.
La sensibilità a cui facevamo riferimento nella richiamata missiva ha prodotto solo un silenzio sgradito; intanto, nel contesto vedevamo dissolversi nel nulla tutte le promesse elettorali ed i tentativi di “scarica barili” di responsabilità su altri soggetti quanto per mitigare le proprie. Una storia di campagna elettorale poco edificante con strascichi elettorali da definire, su cui non intendiamo entrare come ASSOCIAZIONI CONSUMATORI, Associazioni di volontariato nel “Terzo Settore”.
Intanto giova precisare che Il cittadino/contribuente conosce il Comune (determinato dalla legge), come soggetto impositore per il servizio del trattamento dei rifiuti solidi urbani ; a tale soggetto giuridico il cittadino indirizza il pagamento della Tari che comprende la copertura per l’espletamento completo di tutto il ciclo rifiuti ( non solo lo svuotamento mastelli), e a tale soggetto giuridico può e deve rivolgere la richiesta per il riconoscimento dei diritti, al verificarsi di un servizio inesistente e/o mal funzionante. Nessun altro interlocutore, per il cittadino !!!
Il quadro dello “scempio” da mesi è ben descritto e documentato ampiamente da singoli cittadini, da Associazioni, da sindacati, da partiti politici, da servizi televisivi locali e nazionali , dalla stampa locale e nazionale, da manifestazioni simboliche di piazza ( per divieto assembramento) , mentre risuonano ancora le dichiarazioni elettorali di una “liberazione” entro novembre u.s . Infatti con Melicuccà, il potenziamento di Sambatello ed altro piccolo accorgimento Reggio avrebbe raggiunto l’autonomia funzionale dalla Regione e normalizzato il servizio ! La realtà alla data odierna è di ben altro tenore !!!!
Si è parlato tanto anche di “lordazzi” da scovare e perseguire…( allerta di Vigili, telecamere, spioni ecc). Se lordazzi sono quelli che evadono il pagamento della Tari perché non a ruolo vanno perseguiti pesantemente, però c’è da chiedersi anche : perchè dopo tanti anni non si è riuscito a debellare il “bubbone”.? Poi ci sono tanti e tanti contribuenti che esasperati dal mancato svuotamento per settimane e settimane ( anche mesi !) dei mastelli sono stati costretti a portare la spazzatura per strada a salvaguardia della salute e igiene familiare e perché le abitazioni non sono discariche a disposizione di chi non svolge il servizio, con l’aggravante di poter essere anche SANZIONATI !! Qualcuno ci ragioni seriamente sopra…….e destini l’offensivo “lordazzi” alla giusta direzione.
In conclusione questa missiva, richiamando quella del novembre scorso., ripropone una soluzione che desse respiro ai cittadini e alle casse del comune, allontanando il rischio di un contenzioso giudiziario lungo e costoso per entrambi le parti ; le leggi in argomento parlano di una riduzione percentuale superiore al sacrificio del 25% (saldo) . Soluzione possibile senza scomodare anche il doveroso intervento dell’ASP in ordine alla tutela della “salute e inquinamento ambientale” e/o di altra autorità a salvaguardia della legalità.
E’ una decisione ancora possibile e auspicabile che calmi il forte scontento e l’accentuato desiderio di protesta con l’arrivo del saldo TARI 2020. Crediamo che Amm.ne e cittadino stiano andando diritto ad una “rotta di collisione” !
Resta fermo l’interesse primario del cittadino/contribuente di pretendere un servizio degno di tale nome, lontano dagli pessimi esempi del recente passato, di pagare il giusto e senza accollarsi anche la parte di chi è “tollerato” a non pagare.