Non sbocciano le ‘Primule’ di Arcuri: il piano vaccinale proseguirà con tende militari, Protezione Civile e Croce Rossa

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Pronto l’addio alle ‘Primule’ di Arcuri: le strutture ideate per la somministrazione dei vaccini potrebbero essere presto sostituite

Nonostante ci si avvicini alla primavera, quest’anno in Italia potrebbero non sbocciare le Primule. O quantomeno quelle che aspettava Domenico Arcuri. Nel piano vaccinale presentato dal Commissario straordinario per la gestione della pandemia di Coronavirus, le ‘Primule‘, strutture facilmente identificabili grazie alla forma del famoso fiore (ideate dall’architetto Stefano Boeri),  avrebbero dovuto ricoprire un ruolo fondamentale nella famosa fase 3. Tali padiglioni, utilizzati per la somministrazione dei vaccini, sarebbero dovuti essere luoghi dal forte carattere simbolico, legato proprio alla loro forma floreale: luoghi di ‘fioritura’, rinascita a vita nuova dopo il brutto periodo della pandemia. E invece le famose ‘Primule‘ potrebbero non vedere mai la luce del sole.

ANSA / INVITALIA

Le Regioni si sono espresse spesso in termini contrari. La Regione Lazio ad esempio, ha fatto sapere: “abbiamo le nostre strutture e 1.500 farmacie pronte, ci servono vaccini e non primule”. Il Governatore, Giovanni Toti, si è espresso in termini simili: “non stiamo aspettando nessuna primula, casomai altre dosi”. Luca Zaia, governatore del Veneto, ha deciso di puntare su palestre e stadi come luoghi deputati alla vaccinazione. Il nuovo governo potrebbe decidere di adottare misure differenti, allestendo tende militari, chiamando in causa Protezione Civile e Croce Rossa Italiana. Del resto, anche il mandato di Domenico Arcuri, promotore principale della proposta, è vicino alla scadenza datata fine marzo. Il Commissario potrebbe essere affiancato da un’altra figura autorevole. I nomi dei principali candidati che circolano in queste ore sono quelli di: Agostino Miozzo, medico e coordinatore del CTS; Guido Bertolaso, commissario straordinario per l’emergenza Covid in Lombardia nonchè ‘uomo delle emergenze’ per eccellenza in Italia; Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione Civile.

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