Il presidente di Suzuki lascia la casa automobilistica dopo una vita: va in pensione all’età di 91 anni!

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Il presidente della casa automobilistica Suzuki ha deciso di andare in pensione dopo una vita. Particolare? Ha “soltanto” 91 anni…

Una decisione storica, in tutti i sensi: dopo 40 anni al comando, il presidente del Cda della Suzuki – Osamu Suzuki – ha deciso di farsi da parte in concomitanza all’annuncio del nuovo piano strategico di medio termine del gruppo. Cosa c’è di strano? Apparentemente nulla, se solo non si considerasse l’età: “l’uomo Suzuki”, infatti, va in pensione a 91 anni!

Una vita, quella del manager giapponese, all’interno della casa automobilistica: nell’arco della sua carriera, Suzuki ha ricoperto i ruoli di presidente, amministratore delegato e capo del consiglio direttivo dell’azienda che proprio l’anno scorso ha festeggiato i 100 anni di storia. Sotto la sua guida, a partire dal 1978, Suzuki ha allargato la sua presenza sul mercato indiano tramite l’alleanza siglata con il produttore nazionale Maruti, nel 1983, diventando in breve tempo il principale costruttore auto nel Paese. Negli ultimi anni il costruttore nipponico ha incrementato gli investimenti per lo sviluppo delle auto a guida autonoma grazie ad un progetto di alleanza con la concorrente Toyota. In base al piano quadriennale la Suzuki prevede di raggiungere vendite per un valore di 4.800 miliardi di yen (38 miliardi di euro) nell’anno fiscale 2025, rispetto ai 3.500 miliardi del 2019, e intende incrementare la presenza dei motori elettrici a livello globale.

Nonostante ciò, l’ormai ex dirigente molto probabilmente rimarrà in azienda nel ruolo di consulente del Cda. E gli hanno pure chiesto se la scelta fosse motivata da questioni di salute. Risposta? Nella conferenza online Suzuki ha affermato di aver giocato a golf ben 47 volte nel corso dell’ultimo anno e, quindi, di non aver proprio nulla di cui preoccuparsi in termini di salute. Non resta che dire, come d’abitudine dalle nostre parti, “foramalocchiu“.

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