Emergenza rifiuti Reggio Calabria: uno spazzaTour fra degrado e promesse elettorali non mantenute [GALLERY]

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Emergenza rifiuti Reggio Calabria, uno spazzaTour fra il degrado cittadino: sono i reggini a pagare il prezzo delle promesse elettorali non mantenute

Lo stato di degrado della via Marina di Gallico, nella quale all’orizzonte non si riesce a distinguere dove finisce il cielo e inizia… la spazzatura; l’incendio della Repubblica autoproclamata dei Rom a Ciccarello; il Tifo in zona Granillo, non quello dei supporter della Reggina, ma la malattia che rischia di infettare i residenti di via Laboccetta. Sono solo alcuni esempi, che seppur presentati in modo pittoresco risultano ugualmente gravi, dell’emergenza rifiuti a Reggio Calabria. La città sta vivendo il momento più basso della sua storia recente dal punto di vista igienico sanitario. Non esiste zona dalla quale non arrivi una disperata richiesta d’aiuto per le situazioni invivibili presenti su tutto il territorio reggino.

Nella gallery a corredo del nostro articolo è presente uno ‘spazzaTour‘ che delinea lo stato di degrado presente in tutta Reggio Calabria, dal Viale Calabria ad Arghillà, da Spirito Santo a Santa Caterina e Pentimele. La colpa di queste condizioni non può che essere di chi gestisce la città. Il famoso “secondo tempo” annunciato con toni trionfalistici dal sindaco Falcomatà dopo la rielezione è stato, se possibile, peggiore del primo. Tante le promesse elettorali rivelatesi poi, è il caso di dirlo, soltanto spazzatura.

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Il primo disastro è quello che riguarda la discarica di Melicuccà. “Finalmente, a fine ottobre, la Città Metropolitana di Reggio Calabria avrà a disposizione la propria discarica di servizio che ci consentirà di essere indipendenti dalla Regione. Mentre gli altri, in questi lunghi mesi di campagna elettorale, hanno giocato sporco, è proprio il caso di dire, sulla pelle di tutti i cittadini dell’area metropolitana di Reggio, noi non abbiamo mai perso di vista l’obbiettivo finale: assicurare a tutto il territorio una completa ed efficiente rete impiantistica di trattamento e smaltimento dei rifiuti“. Le dichiarazioni in pompa magna, nel giro di pochi mesi, si sono trasformate nella rescissione del contratto di bonifica giudicata dal Consorzio Stabile Aduno: “contro gli interessi dei cittadini, primi beneficiari dell’opera: un provvedimento che non ha una logica […] Con la decisione di rescindere il contratto, il completamento dell’opera subirà inevitabilmente enormi ritardi. Parliamo di uno slittamento di mesi e mesi, se non addirittura di anni“.

Reggio Calabria, rescisso il contratto per la discarica di Melicuccà. L’impresa: “scelta di Falcomatà contro interesse dei cittadini, adesso i lavori slitteranno per anni”

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Per non parlare della promessa di ristabilire in ogni circoscrizione cittadina i cassonetti stradali, dei quali nessuno ha mai visto neanche l’ombra dopo oltre 3 mesi dal ballottaggio elettorale. Stessa sorte, per la volontà di affidare la raccolta dei rifiuti alla municipalizzata Castore non appoggiandosi più ad Avr: ipotesi caduta nel dimenticatoio post elettorale. Tanti buoni propositi, tutti disattesi, dei quali a pagarne le conseguenze sono i cittadini di Reggio Calabria, ogni giorno, in termini di salute.

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